CAGLIARI – Sfiniti dal dover rispondere quotidianamente ad almeno 20 persone a testa che chiedono Quando tornate insieme? e poi ancora: ma non vi eravate sciolti? (per non parlare del tasso), Elio e le Storie Tese risolvono il problema tornando nei teatri dal prossimo ottobre – diretti dal famoso regista Giorgio Gallione – con lo spettacolo “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo”.
Un ritorno importante. Un rientro in grande stile, e pure dalla porta principale. Una reunion attesa che nel suo girare per l’Italia intera farà tappa, anzi doppia tappa, anche in Sardegna: il 18 dicembre sul palco del Teatro Massimo di Cagliari e il 19 dicembre su quello del Teatro Comunale Sassari. Un regalo di Natale anticipato recapitato direttamente sotto l’albero dei sardi da Elio e la sua band.
Uno show imperdibile, un’appuntamento da cerchiare in rosso sul calendario per tutti i fan dell’Isola, per chi ha amato la band che ha fatto e cantato la storia e per chi ama la band pronta a scrivere un’altra memorabile pagina della sua storia. Il doppio evento è organizzato dalla cooperativa Le Ragazze Terribili e Roble Factory. Biglietti a disposizione sul circuito TicketOne e Box Office Sardegna a partire da giovedì 8 giugno. Info 079/278275.
“Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo è un picaresco viaggio musicale nel repertorio vecchio… (e anche no…!) di Elio e le Storie Tese. Una radiografia folle e ragionata della nostrana Terra dei Cachi 2023 dove gergo, ironia, incursioni surreali e filosofia assurdista disegnano un bel paese italiota grottesco e contemporaneo, popolato di bellimbusti modaioli e adrenalinici o di improbabili ammaestratori di cozze, di onorevoli poco onorati o di coltivatori biologico/transgenici, di bizzarri animali da bestiario fantastico o da hippies ormai imbolsiti e fuori tempo massimo. Canzoni, monologhi, scherzi musicali, performance strumentali virtuosistiche e sciagurate, come è nello stile mitico e identitario del gruppo. Grande capacità musicale e talento compositivo al servizio di un racconto deflagrato e sempre sorprendente, dove metodo e follia, genio e sregolatezza incrociano continuamente strade e ispirazioni. Un concerto teatrale senza un attimo di tregua, dove lo sguardo dissacrante e giocoso di Elio e le Storie Tese genera comicità e paradosso. Uno sberleffo ironico e autoironico, dove il Riso o il Comico non sono mai digestivi, ma piuttosto sovversione del senso comune, strumenti del pensiero divergente, ludica e ragionata aggressione alla noia. Uno sguardo beffardo e esilarante che attraverso la musica e le canzoni crea divertimento, spiazzamento e stupore… perché, dice il poeta, senza lo stupore c’è soltanto l’ovvio» Giorgio Gallione, regista teatrale.