ALGHERO – Balzo in avanti degli iscritti al Partito Democratico di Alghero. Aumentare i tesserati in un periodo in cui la gente è stufa della politica è sicuramente un ottimo risultato. La segreteria catalana, guidata da Mario Salis, ci è riuscita con anche uno scarto piuttosto importante. In totale gli iscritti al Pd algherese sono 340. Tale procedura di iscrizioni si è resa necessaria in linea con le direttive nazionali del partito e come previsto dalla statuto del Pd.
Ma la notizia non è solo questa. Infatti, oltre il dato molto positivo, pare che la “scalata” di coloro che hanno lasciato il partito per candidarsi con Bruno sia fallita. E questo non è un giudizio affrettato e aprioristico, ma la fotografia dei freddi numeri, anche se manca l’ufficialità dal partito. In totale, coloro che sarebbero correlabili all’attuale giunta e in particolare alla lista civica del sindaco protagonisti della nota “diaspora”, avrebbero raccolto un sessantina di tessere. Nei giorni scorsi, prima della chiusura dei termini, sarebbero state presentate prima a Sassari dove però li hanno direttamente indirizzati verso via Mazzini. Qui gli sarebbe stato detto che quella non era la procedura idonea ma si era necessario che si presentassero i nuovi sottoscriventi. Nessuna risposta e dunque stop a queste nuove tessere. In totale quelle ascrivibili alla maggioranza, regolarmente registrate, non sarebbero neanche 20 (su 340).
Com’è evidente, in vista anche del termine del periodo di allontanamento dei “bruniani” che si concluderà questa estate, è una notizia molto importante. Per farla breve, il Partito Democratico di Alghero è saldamente nelle mani dell’attuale segreteria e del gruppo consigliare composto da Daga e Pirisi. Ciò, oltre che determinare una parola fine ad un eventuale ritorno con la gran cassa dei fuoriusciti, oggi in maggioranza, condiziona anche la cosi detta “trattativa” che, almeno pare, è giunta veramente alla fine. Sembra sia stato fissato un nuovo e definitivo incontro dove dovrebbe partecipare anche il gruppo consigliare. Ma, anche se la politica può tutto, visti anche gli ultimi accadimenti, se non verranno accolte le arcinote richieste entro febbraio, a marzo partirà sicuramente una nuova fase. Quale? A breve lo scopriremo.
Nella foto un recente incontro del Pd coi noti rappresentanti tra il pubblico
S.I.