ALGHERO – “Probabilmente si è esultato un po’ troppo in fretta. Dopo le presenze record dell’anno passato, nel settore turistico c’è stata la solita corsa a prendersi i meriti. La corsa rallenta però quando si deve operare nel modo opportuno per poter garantire in maniera strutturata questo ritorno rilevante dei flussi turistici. Un po’ come è avvenuto per l’avvento di Ryanair: tutti, o quasi, ad applaudire senza mai valutare la giusta attenzione per creare qualcosa di solido e importante per il territorio. E nel frattempo la compagnia irlandese, forte del monopolio, iniziava a tagliare fino a lasciarci spesso a terra, con mete minori e comunque non rilevanti come prima. Siamo passati da sei città collegate con l’Inghilterra, paese tra i più ricchi al mondo e in Europa e con i più grandi viaggiatori, soprattutto verso il Sud Europa, ad un solo
collegamento. Così per la Germania. Poi è arrivata la pandemia, la guerra, l’inflazione, e la stagione scorsa che a tutti è parsa quella della rinascita, addirittura accostata a tempi dorati oramai remoti degli anni 60, in cui la Sardegna svolgeva un ruolo guida da protagonista nel turismo Nazionale ed Internazionale. E invece, come è evidente anche dalla presenze quotidiane fino ai dati diffusi da Federalberghi, c’è un drastico calo di presenze, proprio degli italiani e non solo. Certo il vergognoso e indecente “caro trasporti” ma soprattutto la mancanza di programmazione e scelte scellerate da parte degli improvvisati del turismo, ha influito in maniera significante, ma non per questo un territorio che vive di turismi, di servizi, hotel, stabilimenti, agroalimentare, come Alghero può permettersi di non lavorare per scongiurare pericolosi cali nella bassa stagione, figuriamoci nell’alta. Anzi, l’obiettivo che qualche lustro fa era nel mirino, ovvero creare più stagioni turistiche destagionalizzando con diverse manifestazioni create ad hoc e promozioni mirate, oramai pare un miraggio. Per questo sarebbe utile sapere quali sono, ad esempio, le azioni portate avanti per promuovere nelle mete collegate dall’Aeroporto di Alghero e poi qual è la programmazione delle prossime stagioni invernale ed estiva dei voli e ancora, se c’è una connessione tra quanto proposto dalla
nostra città in termini di attrattività turistica con le mete con cui siamo collegati e soprattutto cosa si sta facendo per promuovere, oltre che sulla “nuova pseudo panacea di tutti i mali” ovvero i social, con qualche foto e commento, il nostro territorio, dunque parlando anche in termini di “Rete Metropolitana”, nei mercati turistici maggiormente attivi? Queste e tante altre domande, sempre per il bene della città e del suo futuro e senza alcuna vena polemica, meritano probabilmente una risposta. Anche perchè pare che si sia passati da creare accordi con Shangai (accordi per i matrimoni) ad essere soddisfatti della pubblicazione
sui social di qualche tramonto della “città più bella del mondo” e qualche partecipazioni a cerimonie varie“.
Christian Mulas, Udc Alghero