ALGHERO – “L’occasione data dall’Europa con il nuovo Psr ormai alle porte è imperdibile e potrà contribuire al rilancio dell’agroalimentare, incentivando l’impresa sostenibile ed il turismo”. Questo quanto dichiara il Sindaco Bruno commentando l’impossibilità di approvazione del Piano di Valorizzazione dell’agro di Alghero al di fuori del PUC [Leggi]”. Cosi l’Agronomo Ferdinando Manconi riguardo un tema fondamentale per lo sviluppo del territorio.
“Piano Urbanistico (o meglio sua assenza) che di recente [Leggi] ho indicato come causa di una probabile discriminazione, relativamente all’attuale Psr, dell’agro algherese nei confronti degli altri territori regionali (e non solo); problematica, quest’ultima, ripresa anche da una recente interpellanza consigliare in Regione a firma dell’On. Tedde e del gruppo di FI”.
“Per quanto possa trovare lodevole che anche da Sant’Anna arrivino attenzioni verso il nostro agro, ritengo che il nuncio in questione non possa ignorare che lo sfacelo cui assistiamo oggi trae le sue origini dal Ppr che proprio la tredicesima legislatura (ora comprendo il perché della sventura associata a tale numero nel mondo anglosassone), con il Governatore Soru, provvide a varare. A quei tempi (correva l’anno 2006) sedeva nei tavoli di Viale Trento il Consigliere del PD Bruno che, di lì a qualche anno, avrebbe svolto il ruolo anche di Capogruppo. Fa specie, pertanto, apprendere come, ormai distante dalla regia regionale, il sindaco mostri preoccupazione per i prossimi bandi PSR a tal punto da intraprendere una ”stretta interlocuzione” con l’Assessorato all’Urbanistica e agli Enti Locali”.
“Meglio avrebbe fatto, forse, a porvi rimedio quando in quelle sedi venivano approvate, anche con il suo beneplacito, Leggi che avrebbero logorato la nostra attività agricola e che solo un “Piano Casa”, proprio dalla sinistra osteggiato, contribuì a sostenere, garantendo piccoli miglioramenti fondiari in grado di offrire un carattere di sopravvivenza alle nostre aziende. Tutto questo mentre nelle altre aree della Sardegna ogni realtà produttiva poteva beneficiare di molteplici fondi per l’ampliamento delle proprie strutture ed il relativo efficientamento”.
“Auspico, pertanto, che questa “stretta interlocuzione” si traduca rapidamente in fatti concreti affinchè, con i nuovi Bandi alle porte, non si perda l’occasione (nuovamente) di portare lustro alla nostra agricoltura e alle attività rurali ad esse connesse”.
Nella foto Ferdinando Manconi