CAGLIARI – “Lettera aperta al Presidente della Regione Sardegna, al Presidente del Consiglio e a tutti i Consiglieri Regionali, Le nuove richieste di connessione hanno raggiunto al 30 giugno 2023 l’incredibile numero di 718 a cui, certamente, nel frattempo se ne sono aggiunte numerose altre – per una potenza complessiva di 56,08 GW che si vanno ad aggiungere agli impianti esistenti e a quelli già autorizzati.
Considerato che occorrerà opporsi ancora una volta alla prepotente invasione vi chiediamo di approvare una legge urgente per una moratoria delle autorizzazioni di qualsiasi tipo di impianto e infrastruttura per la produzione energetica e di realizzazione di reti di trasmissione, a effetto immediato in attesa dell’elaborazione di un piano energetico ambientale regionale.
Vi chiediamo altresì, nel più breve termine, di deliberare quanto segue:
Alla luce del decreto del governo nazionale in fase di pubblicazione, che assegna alla Sardegna una quota di rinnovabili (6 GW entro il 2030) e impone alle regioni di legiferare per l’individuazione dei siti idonei e non idonei entro 180 giorni dalla pubblicazione del decreto:
di effettuare l’analisi dei reali fabbisogni sulla base di obiettivi concreti e percorribili stabiliti attraverso un confronto con il sistema delle autonomie locali e comitati di cittadini per l’individuazione delle aree idonee ad ospitare le rinnovabili e la loro tipologia e taglia.
⚫ di stanziare adeguate risorse finanziarie del bilancio della regione per la promozione e il finanziamento delle comunità energetiche e per lo studio di PAES (piani d’azione per l’energia sostenibile) intercomunali per la creazione di distretti energetici rivolti al settore pubblico e a quello privato per l’utilizzo sostenibile delle risorse dei territori.
La Sardegna ha bisogno di un fronte comune che la difenda dagli attacchi speculativi e occorre che ognuno svolga al meglio il proprio ruolo, sia nelle Comunità sia nelle Istituzioni.
In qualità di coordinamento dei comitati territoriali, ci rendiamo disponibili a collaborare con la Regione Autonoma della Sardegna che vorremmo in prima fila nella lotta contro ogni speculazione”.