“Commissioni Consiliari, la disfatta della maggioranza del sindaco Mulas”

PORTO TORRES – “Convocheremo tutte le commissioni consiliari per presentare numeri, finanziamenti, progetti e successi raccolti in questi due anni e mostreremo la centralità istituzionale recuperata dalla nostra Città. Vi aspettiamo quindi in Commissione!”
Questo affermavano, pomposamente, i consiglieri comunali della maggioranza il 28 agosto 2022, un anno fa, all’indomani della conferenza stampa del Partito Sardo D’Azione turritano nella quale si denunciava pubblicamente il fallimento politico dell’amministrazione guidata dal Sindaco Massimo Mulas, mancante su tutti i punti programmatici annunciati e sbandierati in campagna elettorale: decoro urbano, rilancio turistico e riqualificazione urbana dei quartieri cittadini, portualità, politiche industriali e commerciali, riqualificazione industriale.
Passato un ulteriore anno, a tre anni dall’insediamento dell’amministrazione Mulas, l’inadeguatezza della compagine governativa cittadina viene vidimata ufficialmente dal Presidente del Consiglio Comunale, al quale riconosciamo la correttezza, lealtà politica e indipendenza di pensiero con la quale riveste la carica super partes.
Il numero legale nei lavori delle Commissioni comunali e del Consiglio comunale DEVE ESSERE GARANTITO dalla maggioranza al governo della città.
L’opposizione ha, tra i suoi “strumenti legittimi”, anche quello di evidenziare pubblicamente le mancanze e le crepe presenti all’interno della maggioranza di governo. E tra esse anche la carente partecipazioni ai lavori consiliari da parte degli eletti.
Tante volte essa ha mostrato senso di responsabilità, sia nei lavori consiliari, sia nei lavori delle commissioni. Ma ciò non può rappresentare la “normalità”.
La “normalità” è data da una maggioranza democraticamente eletta e pienamente autosufficiente che in prima persona deve garantire la propria azione politica e amministrativa.
Se questo non avviene, e addirittura tutto ciò viene denunciato pubblicamente dalla massima carica istituzionale cittadina, allora il fallimento è sotto gli occhi di tutti.
Sono passati tre anni dall’elezione dell’attuale amministrazione comunale ed oggi viene certificato in maniera netta lo status quo attuale: una maggioranza consiliare completamente inadeguata, che promuove ordini del giorno riguardanti temi nazionali quali “l’autonomia differenziata” CHE SONO LONTANI ANNI LUCE dai bisogni quotidiani dei singoli
cittadini; una amministrazione che non è in grado di far funzionare in maniera continua e produttiva le commissioni consiliari se non per argomenti di lana barbina (quali una ZTL lunare in 2/3 vie cittadine che di tutto hanno bisogno tranne una chiusura al traffico veicolare).
Una amministrazione che in tre anni di lavoro (tre) non è riuscita ancora mettere un punto fermo su argomenti fondamentali per lo sviluppo della città quali il PUC, il PUL, il piano del Centro Storico, la razionalizzazione del traffico delle vie cittadine.
Una città isolata che non riesce a comunicare né a rapportarsi con gli organi regionali e nazionali per smaltire le pratiche in itinere e programmare efficacemente lo sviluppo turistico e produttivo futuro.
Una giunta e degli assessori al commercio ed alla viabilità che assistono impotenti ad una vera e propria DESERTIFICAZIONE COMMERCIALE della città! Non solo del centro cittadino, ma della città intera!
Sembra incredibile: ma la sfida lanciata dagli stessi consiglieri di maggioranza è andata perduta.
E non per parola dell’opposizione.
Ma per certificazione super partes del Presidente del Consiglio.
Questa maggioranza inadeguata non solo non è in grado semplicemente di affrontare (se non di risolvere) alcun problema della città.
Ma non è neanche in grado di garantire il numero legale per il regolare svolgimento dei lavori. E questa sarebbe la compagine di governo (votata dal 26% dei cittadini al primo turno) che avrebbe dovuto cambiare il volto della nostra Città a partire dalle piccole cose quotidiane?