ALGHERO – Finalmente! Dopo cinque anni di governo, a fine mandato, pare che l’offerta enogastronomica e la valorizzazione delle produzioni locali siano entrate nell’agenda politica della destra al governo locale e regionale. Se non fosse che si tratta di argomenti di fondamentale importanza per l’economia della nostra terra, ci sarebbe da sorridere.
In primis è utile sottolineare la mancata riuscita di PlacaAlguer, un evento organizzato dall’amministrazione Conoci che mirava a valorizzare le ricchezze culinarie di Alghero e a posizionarle a livello locale e internazionale attraverso il coinvolgimento degli attori principali del mercato, ma si è rivelata poco più di una chiacchierata tra amici con annessa degustazione.
Pensare che tra poco in tutta Europa partiranno le fiere turistiche internazionali dove eventi di promozione di questa natura dovrebbero essere la normalità.
La promozione di una destinazione turistica richiede una pianificazione adeguata e un coinvolgimento tempestivo degli attori chiave dell’industria turistica che vanno coinvolti in sede di progettazione, cosa che per questa città sarebbe la realizzazione di un sogno.
Produttori, ristoratori, associazioni di categoria, Parco di Porto Conte (visibilmente marginalizzato) e altri stakeholder, non possono essere chiamati all’ ultim’ora, vanno coinvolti in fase iniziale, non solo per parlare di ricette o presenziare alle conferenze stampa.
Ricerche di mercato, pianificazione strategica , individuazione dei mercati obiettivo (destinazioni connesse da voli e tratte navali) dovrebbero essere le direttrici su cui qualsiasi iniziativa deve essere pensata e realizzata, soprattutto quando vengono impegnate ingenti somme derivanti dal bilancio pubblico.
La recente nota delle opposizioni in consiglio comunale ben descrive la misura dello sperpero e del flop : nessun comunicato stampa autocelebrativo potrà riportare indietro le lancette del tempo.
Se a questa complicata carenza di visione, aggiungiamo l’ingrediente del conflitto istituzionale tra la Fondazione Alghero (molto impegnata a realizzare eventi in totale assenza di politiche di promozione), e l’ assessorato al turismo (che sembra più alternativo alla Fondazione piuttosto che “maggior azionista”), si rende ben visibile il caos in cui regna il turismo di Alghero, settore vitale per la nostra economia.
Ecco che plasticamente emergono le ragioni della più che deludente stagione turistica appena trascorsa, nonostante le ottime premesse.
Ma tutto ciò non è abbastanza.
L’apoteosi dell’assurdo si concretizzerà a Fertilia, tra qualche giorno, in occasione dell’ apertura della campagna elettorale della Lega, nella città del suo presidente Pais, dove si terrà un evento tutto incentrato su Europa, Pesca e Agricoltura: temi che per cinque anni sono totalmente spariti dall’agenda politica regionale e locale (tranne che per spuntinate elettorali),ed in particolare in quegli assessorati che avrebbero dovuto favorire una rinascita del settore primario, così come sbandierato in campagna elettorale.
Il tempo comunque gioca un ruolo fondamentale, siamo infatti ai “titoli di coda”, mancano pochi mesi alla fine di questa grigia esperienza politico-amministrativa.
Il Partito Democratico è al lavoro per preparare un’alternativa credibile, fatta di idee chiare, proposte concrete, frutto di una rinnovata capacità di ascolto, che apra ad un’idea di Alghero e di Sardegna in grado di rappresentare una comunità che ha il diritto di essere orgogliosa della sua classe dirigente, e possa partecipare da protagonista alle future scelte.
Enrico Bachisio Daga
Segretario cittadino Partito Democratico