Porto Torres, Psd’Az: “Grave crisi di commercio e artigianato”

PORTO TORRES – “La grave crisi commerciale e artigianale che investe le aziende e gli imprenditori è un fenomeno conosciuto in tutte le realtà urbane, grandi e piccole, e negli ultimi anni ha assunto a vero e proprio fenomeno di disastro sociale per il quale è stato coniato l’efficace termine di “desertificazione commerciale” dei centri storici cittadini.
L’attenzione va però rivolta anche ( e sopratutto) a quei quartieri periferici turritani che vivono già di per sé, il più delle volte, in uno stato di “dimenticatoio amministrativo”: spesso abbandonati sotto il profilo del decoro urbano, della animazione sociale, del coinvolgimento in circuiti virtuosi turistici. Anche in questi quartieri si assiste, con ancor più forza rispetto alle aree commerciali centrali, ad una desertificazione imprenditoriale che vede le serrande abbassarsi sempre con maggior frequenza.
E’ per questo che il Partito Sardo d’Azione cittadino ritiene che debbano essere messe in campo tutte le azioni possibili per agevolare e favorire la nascita di nuove botteghe nei quartieri popolari. Perchè esse sono un imprescindibile presidio di sicurezza, legalità e servizio nel territorio nel quale operano, garantendo sempre la vita sociale stessa del quartiere. E’ pertanto fondamentale che gli Enti pubblici preposti, proprietari dei numerosi locali commerciali e artigianali presenti all’interno dei quartieri popolari del Villaggio Satellite, Villaggio verde, Borgona, proseguano in maniera spedita e certa all’aggiudicazione degli stessi, attraverso bandi pubblici, a chi ne faccia richiesta o ne abbia i requisiti stabiliti
Con quattro risultati immediatamente raggiungibili:
1) contribuire fattivamente alla nascita di nuove aziende e alla creazione di nuova occupazione, grazie alla concessione in locazione a canone agevolato di locali ad uso commerciale, artigianale o dei servizi;
2) conseguire l’importante risultato di preservare il patrimonio pubblico che in questa
maniera verrà riattato, manutenzionato e ristrutturato da parte del privato per essere adibito alle nuove intraprese economiche o professionali;
3) mettere a reddito il patrimonio edilizio pubblico con un evidente vantaggio per le casse dell’Ente, che potrebbe reinvestire questi introiti nella manutenzione degli edifici abitativi di edilizia popolare presenti nei suddetti quartieri;
4) favorire il presidio sociale, culturale ed economico che una vetrina illuminata, con i suoi servizi, sempre garantisce al cittadino ed alla società tutta. Presidio che verrebbe garantito non solo da parte dei futuri imprenditori, ma anche da parte delle numerose associazioni di volontariato che, come in altre realtà cittadine è avvenuto, partecipano a questi bandi per adibire i locali a sedi associative o di attività volontaristica senza scopo di lucro;
L’amministrazione comunale, lavorando in sinergia con gli Enti interessati dalla proprietà o gestione del patrimonio edilizio pubblico, AREA in primis, deve inserirsi per agevolare la nascita di nuove attività imprenditoriali e dei servizi nella fase di start up prevedendo, per un periodo limitato di 2/3 anni, particolari agevolazioni fiscali legate ai tributi comunali quali la TARI e la tassa sulla pubblicità visiva.
“Il Partito Sardo d’Azione turritano invita pertanto l’Assessore competente all’Edilizia pubblica e l’Assessore al Commercio e attività produttive a convocare ad un tavolo di lavoro i responsabili degli Enti coinvolti, proprietari o ad altro titolo gestori dei numerosi locali pubblici sfitti ubicati nei quartieri popolari cittadini, le Associazioni di categoria interessate quali Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, la CNA ecc, per un censimento preciso degli stessi e per valutare in tempi brevissimi un percorso amministrativo comune che sfoci nella pubblicazione dei bandi per l’assegnazione dei locali a canone agevolato ai nuovi imprenditori che ne faranno richiesta e risulteranno aggiudicatari.”

Il Segretario Comunale PSd’Az
Adriano Solinas