ALGHERO – E’ oramai arcinoto che una delle maggiori criticità attuali per i diversi comuni, ancora di più quelli turistici, è l‘individuazione di parcheggi. A seguito di uno smodato e spesso disordinato sviluppo urbanistico, della voluminosa, in tutti i sensi, crescita dei veicoli e delle sempre più crescenti di residenti e villeggianti, che la scarsità di posti auto spesso diventa un problema rispetto ad uno sviluppo armonico di una località.
Ed da qui, dunque, ne derivano diverse problematiche che inficiano la possibilità di godere di una fluida viabilità e la possibilità di accedere in maniera ottimale ai vari servizi che si cerca di offrire, privati o pubblici che siano. A prescindere dalle responsabilità che, se cercate col lumicino potrebbero condurre a decenni addietro, si deve fare in modo di trovare delle soluzioni.
Ad Alghero l’attuale amministrazione ha realizzato alcuni spazi recuperando decine di superfici per auto e moto, ma, com’è evidenti, sono ancora insufficienti. Per questo, oltre ritornare a prendere in esame progetti di qualche anno fa, come quello di realizzare un parcheggio multipiano interrato sotto la piazza della Mercede o comunque da creare in altre zone baricentriche, sarebbe ora di puntare i riflettori sulle tante aree di cessione che ci sono in città e che sono, per cosi dire, mal utilizzare. Ovvero magari terreni incolti che a poco servono e che andrebbero trasformati per offrire spazi per servizi e nello specifico per dare ossigeno al caos che si crea nelle aree centrali soprattutto nei mesi più caldi.
Oltre questo, che oramai potrebbe rientrare tra i primi punti della prossima amministrazione, viste le elezioni in itinere e i tempi ristretti, c’è qualcosa di più immediato che si potrebbe mettere in campo e che viene segnalato continuamente da diversi concittadini. “Perchè i suoli pubblici occupati da attrezzature per bar e ristoranti, ma non utilizzati da mesi, non vengono liberati?, si chiede un residente di Alghero “vediamo attività chiuse che continuano ad avere fronte attività occupate diverse porzioni di marciapiede e di strada togliendole alla comunità, visto che si tratta sempre di concessioni e non di proprietà privata”.
Interventi che, comprendendo diverse zone della città, sicuramente non andrebbero a risolvere in toto la questione, ma una volta liberati i vari spazi oggi occupati, oltre che restituire il decoro previsto, andrebbero a liberare anche diverse aree rispetto a quanto potrebbe realizzare l’amministrazione, nel caso specifico, si presume, ripristinare i posti auto già esistenti. Anche questo si può (ri)fare.
Nella foto una delle aree ancora occupate da attrezzature per bar con l’attività chiusa da mesi