ALGHERO – Rinsaldare i rapporti con le Istituzioni della Catalogna per proseguire nel solco già trattato con effetti positivi dalla Giunta di FI guidata da Marco Tedde. Un solco che ha prodotto una serie di apprezzabili risultati che si sono riverberati negli anni a seguire, legati a doppio filo tra sviluppo dei rapporti culturali e sviluppo dei rapporti economici. Cosi anche l’ex vicesindaca Giovanna Caria, mossa da un profondo interesse alla tutela e valorizzazione del catalano di Alghero per esserne da sempre autentica interprete e divulgatrice, ha sempre presenziato agli incontri con i rappresentanti dei paesi catalani ad Alghero e non solo. Tra questi ultimi, ricordiamo la celebrazione del Dia d’Europa tenutosi l’8 ottobre 2021 a Berga, capoluogo del Berguedà ( Barcellona ), nella prestigiosa sede della fondazione Casal d’Europa presieduta da Jaume Farguell i Sitges, alla presenza della Consellera d’Acció Exteriors de la Generalitat de Catalunya, Victòria Alsina, già in visita ufficiale ad Alghero in occasione dell’Aplèc Internacional de la Cultura Catalana.
È necessario proseguire nei rapporti con la Generalitat, non solo formali, riprendendo a rafforzare il ponte sul quale si è percorsa una sinergia tra le due sponde del Mediterraneo: dall’apertura della sede della Generalitat ad Alghero nel Maggio 2009, con la partecipazione del Vice Presidente della Catalogna Carod-Rovida, agli incontri a Barcellona con i Sindaci Jordi Hereu e Xavier Trias, passando per il patto sottoscritto a Barcellona col Segretario Generale del Governo catalano, Germà Gordó, nel febbraio 2011 e quello successivo suggellato ad Alghero col Governo di Catalogna nel maggio dello stesso anno, passaggi cruciali del percorso di relazioni istituzionali che avevano l’obiettivo di generare impulsi alle attività economiche tra la Catalogna, Alghero e la Sardegna. Le economie forti producono rapporti culturali paritari e duraturi. Ma vanno sostenuti, rinforzati e corroborati. Rapporti che debbono prioritariamente passare dalle relazioni istituzionali, al di là delle apparizioni folkloristiche a Barcellona. Un filo che ha necessità di essere ripreso con autorevolezza, anche con la Diputació di Barcellona, che attende ancora la sigla di un accordo rimasto nel cassetto per circa due anni per avviare una serie di collaborazioni e occasioni di sviluppo comune. E non solo.
Alghero non deve perdere i rapporti, solo abbozzati, con l’importante comunità Valenciana, con la quale si potrebbe programmare una strada capace di aprire nuove opportunità di sviluppo con il territorio di Valencia. Così come sarebbe indispensabile ricucire quel filo che lega Alghero, la Regione Sardegna e la Catalogna riprendendo il discorso interrotto che ha portato a compiere passi importanti nell’applicazione della legge 22/2018, alla cui stesura lavoró Tedde, con l’incremento delle attività e le relazioni tra Istituzioni per la certificazione della conoscenza linguistica del Catalano di Alghero. Ma in questo ambito è mancata sensibilmente l’attività di sensibilizzazione istituzionale nelle scuole per “convincere” il corpo docente ad approfittare delle opportunità della legge per l’insegnamento. È evidente che bisogna fare di più. Ma dovrà fare di più anche il prossimo Consiglio Regionale, che dovrà giocoforza intervenire per migliorare la Legge che ha compiuto solo un primo e importante passo verso la salvaguardia dell’algherese a favore delle nuove generazioni.