“Casa della Divina Provvidenza”, +Europa (con Soru) chiede un intervento immediato

SASSARI – Il Gruppo +Europa Sassari suggerisce all’amministrazione comunale un immediato intervento straordinario che superi l’emergenza derivante dal fallimento della “Casa della Divina Provvidenza”, proponendo una soluzione possibile.

“La discesa in piazza dei lavoratori e delle famiglie degli ospiti della Casa della divina provvidenza, non può lasciare nell’indifferenza la città e chi la guida. Occorre quindi dare una risposta immediata che risolva l’emergenza, e un’altra più ragionata e di prospettiva, che consenta un salvataggio dell’istituzione con un nuovo progetto e con un nuovo vertice gestionale della struttura per far rinascere una nuova Casa dell’accoglienza.

Sul primo fronte emergenziale è evidente che l’amministrazione comunale deve e può assorbire da subito sia gli ospiti che il personale della casa della divina provvidenza. Infatti presso la casa di riposo comunale “Casa Serena” il numero degli ospiti dall’epoca pre-covid ad ora è sceso di circa 40 unità. Appare del tutto razionale, procedere all’inserimento delle 43 persone bisognose di assistenza presso Casa Serena.
Inoltre a Casa Serena se non ci fosse l’incremento del numero degli ospiti, si determinerebbe un ulteriore danno occupazionale con la conseguente riduzione del personale che, a quanto pare, con il passaggio di consegne tra l’attuale gestore ed il nuovo, appare imminente e certamente da scongiurare.
Allo stesso modo, anche il personale attualmente in carico alla Divina Provvidenza, può essere ricollocato negli organici di Casa Serena. Ma per fare queste operazioni occorre impegnarsi seriamente e subito: concertare una soluzione che veda l’Amministrazione comunale primo attore e coordinatore delle azioni che possono derivare dal coinvolgimento della Regione e della ASL.
L’ex Sindaco Nicola Sanna, unitamente alla portavoce Consuelo Sari, rivolgono un accorato appello affinché il Sindaco di Sassari si faccia carico e risolva questo problema per il bene della comunità di ospiti, delle famiglie e dei lavoratori coinvolti nella vicenda”