ALGHERO – Il percorso percorso finale, volenti o nolenti, per l’individuazione dei candidati a sindaco, è alle prese anche con un’altra grana: le liste. La loro definizione, così come la scelta finale per i papabili per la poltrona di Primo Cittadino, sta facendo passare notte insonni a più di un partito. Del resto, vista anche la condizione generale con una politica sempre meno presente e con l’assenza, quasi totale, di ricambio generazionale, non è facile per nessuno, oggi, trovare almeno una ventina di nomi utili per dare gambe ad un simbolo votabile dall’elettorato durante le Comunali dell’8 e 9 giugno che, non bisogna dimenticare, saranno coincidenti con le Europee. Fatto che, sicuramente, anche a livello locale, condizionerà le scelte dei cittadini.
Partendo da qui, infatti, pare che tra i candidati per uno scranno della massima assise del Vecchio Continente possa esserci anche l’ex-sindaco di Alghero Mario Bruno. Correrebbe in quota Partito Democratico. Per l’altro “campo” si vocifera, invece, di Michele Cossa dei Riformatori Sardi. Ritorno in casa dem da parte di Bruno che sarebbe propedeutico per un ingresso nella lista del PD algherese dei consiglieri comunali Pietro Sartore e Gabriella Esposito. Le discussioni, tra resistenze e spinte, sono ancora in atto.
Restando a livello locale, come detto, il “rompicapo” attuale, fino alla loro presentazione fissata per fine Aprile, resta la definizione delle liste. Nel Centrodestra con Tedde candidato a sindaco pare esserci la certezza di Forza Italia e di una civica ad essa collegata. Interlocuzioni ancora in atto con Fratelli d’Italia, Noi con Alghero, Udc, che quasi sicuramente andrà a perdere Christian Mulas che dovrebbe andare a guidare ad Alghero “Orizzonte Comune”, nel Centrosinistra, partito del prossimo assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu, e soprattutto Riformatori con questi ultimi che, nonostante continuino ad avere un “filo rosso” col Centrosinistra, Pd in particolare, quasi sicuramente resteranno nell’alveo del Centrodestra e si appresterebbero ad proporre una lista piuttosto consistente. Con Tedde, salvo problemi, dovrebbe esserci anche Azione guidata da Gavino Tanchis.
Il Psd’Az, assente durante la presentazione di Tedde e Mariotti, ha “mani libere” ciò vuole dire che discuterà di programmi e altro e soprattutto in base a quanto saranno convincenti i candidati a sindaco si schiereranno.
Nel Centrosinistra resta, come detto, il “rebus” della compagine dei bruniani collegata al Pd: o fanno una lista ad hoc oppure, come pare, entrano a rinfoltire le fila dei dem catalani. Gianni Cherchi darà vita alla lista “Podemos”, almeno così è stato annunciato, e poi ci saranno le civiche “Uniti per Alghero” creata, tra gli altri, dall’onorevole Valdo Di Nolfo, e quella in capo al probabile candidato a sindaco, che, salvo anche qui vociferate novità, dovrebbe essere Raimondo Cacciotto che avrà in dote anche il suo partito ovvero “Alleanza Rosso Verde”. Sulle altre liste restano ancora alcune incertezze.
Tutto questo al netto della principale questione da risolvere che è quella dei candidati a sindaco su cui pare che, nonostante annunci e presentazioni, possano esserci clamorose prese di posizione a favore o contro dei vari esponenti in campo. Ancora una volta, dunque, Alghero si assesta non proprio come “laboratorio politico”, ma come luogo dove può accadere tutto e il contrario di tutto. Forse, perchè, da tempo la Politica, soprattutto nelle assise destinate ad essa, è troppo poco praticata. Una cosa è certa: tale condizione non rischia di annoiare. Peccato che, i temi principali, ovvero le questioni programmatiche finiscano, per usare un eufemismo, sullo sfondo. E oltre.