ALGHERO – Anche se i “pompieri” sono impegnati a gettare acqua sul fuoco, è chiaro che la revoca di Andrea Delogu dalla guida della Fondazione Alghero è un “caso politico”. Certo, come spiegato questa mattina nei minimi dettagli da parte del Sindaco Conoci e dall’assessore Cocco, le motivazioni sono tecniche e nascono principalmente dal fatto che, nonostante le varie segnalazioni, tra cui quelle dell’Anac avvenuta due anni fa, di bandire il concorso da direttore, questo non è stato fatto. “Con il Presidente Delogu che svolgeva la doppia mansione senza tra l’altra l’adeguata condivisione da realizzare tramite organismi di verifica delle varie governance a capo delle partecipate in seno all’amministrazione comunale”, è stato detto stamattina. E poi i compensi che, secondo quanto emerso sempre oggi, “non sono stati chiariti e variavano tra 89mila e 30mila euro”.
Tutto questo, come già detto, a poco più di un mese della elezioni è difficile che non abbia riflessi sul percorso elettorale del Centrodestra. Con un’azione portata avanti da un Sindaco già candidato in Fratelli d’Italia, anche se adesso forse più vicino a posizioni, come inizio mandato, maggiormente moderate e centriste, quasi da “polo civico”, e condivisa, visti gli aspetti tecnici, anche dall’attuale Giunta come palesato dall’assessore Cocco che, però, ha precisato più volte che “l’Ente non subirà alcun smottamento, ma anzi ci sarà la programmazione già annunciata con ulteriori implementazioni volte sempre a garantire una stagione ricca di eventi e di attrattori come avviene da tempo”, ma non solo
Altro passaggio dirimente è il nuovo volto che avranno i vertici della Fondazione. “Sarà una nomina con anche figure tecniche finalizzate a condurre al meglio la gestione di un organismo cruciale che deve, però, muoversi in totale connessione con l’Amministrazione Comunale e non come fosse distinta e distante da essa”.