Due Consigli. Alghero nel limbo

ALGHERO – Riunioni, consulte, incontri, presentazioni, conferenze stampa, commissioni e consigli comunali. Tutto molto bello e interessante, ma Alghero, oramai da troppo tempo, attende degli atti. Delibere. Scelte, anche radicali, sul proprio presente, prima che diventi passato. Inutile fare il solito elenco di questioni che meritano delle prese di posizione chiare e che una volta attivate potrebbero, almeno si spera, dare ossigeno ad un tessuto sociale asfittico. Bene il bando su Surigheddu ma, per adesso, è solo un documento con finalità esplorative che non sposta molto in avanti l’asticella riguardo le impellenti necessità del territorio.

Alcuni si preparano a nuove elezioni, altri sono intenti da mesi nella arcinota “trattativa”, ma, nel frattempo, il Comune si trova con le medesime emergenze con l’aggravante del trascorrere del tempo. E’ evidente che sembra essere di trovarsi in un percorso amministrativo che non va oltre l’ordinario. Come delle enormi zavorre impediscono ad un imbarcazione di prendere il largo, cosi la riviera catalana da anni pare ferma o peggio arrovellarsi su stessa e sui medesimi problemi.

Il Consiglio è stato fissato per il 18 e 22 marzo. In agenda ci sono quasi una 50ina di punti. Per affrontarli tutti non basterebbe un anno di sedute. Quasi tutte mozioni, interrogazioni e ordini del giorno. Rare le delibere e gli atti amministrativi importanti. Mentre sul versante politico ieri si sono incontrati i vertici locali dell’Udc con Forza Italia. Allo stesso tempo sono sempre in atto le interlocuzioni tra Pd e porzioni della maggioranza e anche sindaco. Non si contano più i caffè e le varie riunioni tra forze politiche. Un racconto, in generale, che va avanti da diversi mesi. Troppi. Ed la protagonista, Alghero, pare finita nel dimenticatoio o peggio sospesa nel limbo.

Nella foto la sede del Municipio in via Columbano

S.I.