ALGHERO – “Superiamo il gap energetico storico dell’isola attraverso la creazione di una Agenzia regionale dell’Energia-. Il consigliere nazionale di Forza Italia Marco Tedde ripropone l’idea della creazione di una Agenzia regionale dell’Energia già lanciata a febbraio. “E’ certamente un progetto ambizioso e rivoluzionario -sottolinea Tedde-.” Che ancora una volta ribadisce che “per ridare impulso all’industria sarda e favorire l’insediamento di nuove realtà nelle aree più vocate, l’isola ha bisogno anzitutto di un piano per l’energia che risolva equivoci e ritardi non più sostenibili per gli imprenditori”. Secondo l’esponente azzurro l’idea di un’agenzia che faccia da ponte tra le esigenze del territorio e le possibilità offerte dalle nuove tecnologie energetiche è sicuramente un balzo verso il futuro. La questione dell’autosufficienza energetica è un tema caro a molti, soprattutto in un’isola che è priva del metano ma vanta potenzialità enormi in termini di risorse naturali. L’isola deve avere il coraggio di navigare controcorrente rispetto agli interessi economici ma anche alle resistenze culturali. Bisogna mettere al bando le speculazioni e il consumo indiscriminato del territorio. Ma bisogna proporre soluzioni alternative con cocktail energetici che vanno dall’idroelettrico all’idrogeno verde, dalle biomasse alla geotermia fino al moto ondoso. Le rinnovabili sono in grado di soddisfare il fabbisogno di energia dell’isola. Ma occorre utilizzare in modo integrato le diverse fonti, gestendo razionalmente le reti, governando la domanda, migliorando i sistemi di accumulo, l’efficientamento e il risparmio energetico. Ma per progettare e governare questo sistema serve indubitabilmente una Agenzia regionale dell’energia. “Scommettiamo sul futuro –rilancia Tedde-, prefiguriamoci una visione di Sardegna che possa esercitare ruoli di innovazione e sostenibilità nel Mediterraneo. Ma la Todde abbandoni i “dribbling” e i “traccheggiamenti” in questa materia, consumati con leggine inutili ed incostituzionali e con vuote conferenze stampa. Prenda atto che la transizione energetica va gestita con serietà e senza allarmismi. Abbandoni il ruolo di confuso Masaniello e parta dalla scontata riflessione che la Sardegna può esportare energia verso l’Italia tramite i cavi, compreso il Tyrrhenian Link. Ma i cavi costano miliardi di euro e più di tanta non se ne può trasportare. Peraltro, una cosa sono i progetti ed un’altra sono le realizzazioni. Si fa un gran parlare del numero di progetti presentati, ma nessuno dice che, mediamente, un solo progetto ogni dieci sarà realizzato. Teniamo a mente un principio elementare: non si può produrre più energia di quanta può essere consumata e trasportata –chiude Tedde-“.