“Ai dinosauri della politica spaventa il cambiamento, plauso a Cocco, Peru non pervenuto”

ALGHERO – “In questi giorni di Maestrale, con le temperature già ribassate, un altro brivido di freddo ci provoca la pelle d’oca e, onestamente, non ne sentivamo il bisogno. I dinosauri della politica dimostrano ancora una volta di essere pezzi da museo, con poca o scarsa connessione con la realtà e ancora meno visione sul futuro. Non possiamo dargli torto. I giovani, specie se professionisti con formazione e competenze invidiabili, spaventano gli affezionati dell’immobilismo. Nulla deve cambiare, secondo loro, perché aprirsi al nuovo e alla contemporaneità richiede un notevole sforzo cognitivo, che comprendiamo possa risultare stancante per chi ha sempre meno energie da spendere per il territorio e tanta voglia di fare politica attraverso sparate fuori luogo sulla stampa.

Accogliamo invece con piacere la distanza di Alessandro Cocco sul tema, sollevati nel constatare che dall’altra parte c’è qualcuno che capisce e parla la lingua dei giovani e mostra una sensibilità, a quanto pare non scontata, verso un rinnovamento consolidato da tempo al di fuori delle mura cittadine.

Su un punto, però, vogliamo rassicurare i colleghi: Bologna non è Phuket. Si raggiunge con un’ora di volo, se necessario, senza stordimenti da jet lag, controlli alla dogana o scali snervanti. Ci risulta che l’Assessore Corbia garantisca la sua presenza in città con cadenza più che regolare e che il suo ufficio, non solo a Sant’Anna, sia sempre aperto. Nessun problema, dunque, se non le solite illazioni prive di fondamento.

L’incapacità di contemplare nuove modalità di relazione (e, ormai, mica poi tanto rivoluzionarie, dato che il pioniere Skype fu creato nel lontano 2003) è un tema su cui i nostri colleghi più attempati dovranno fare i conti: il mondo è questo, oggi, e prevede strumenti di lavoro agili a tutti i livelli e in tutti i settori. La fisicità è un concetto anacronistico e non necessariamente sinonimo di qualità, come ci ha dimostrato l’ex Assessore ai lavori pubblici Peru che, pur essendo in loco, almeno da un punto di vista anatomico, era sconosciuto agli uffici. Stiamo ancora aspettando risposte su ferrovie e strade, gestite per anni da remoto e oggi, in continuità, per interposta persona. Chissà, forse con un cambio di prospettiva e una maggiore apertura alla modernità, anche chi oggi ci attacca avrà modo di vedere insieme a noi il futuro di Alghero e, perché no, di immaginarlo”.

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