SASSARI – L’obiettivo è quello di elaborare e condividere un documento che conterrà gli emendamenti da presentare alla commissione consiliare regionale Sanità, quindi al consiglio regionale, per apportare modifiche alla delibera della giunta regionale 6/15 del 2 febbraio. I rappresentanti del territorio del Nord-Ovest Sardegna che ieri mattina, su invito del sindaco Nicola Sanna, si sono ritrovati nella sala consiliare dei Palazzo Ducale lo hanno ribadito chiaramente: la delibera di ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Sardegna deve essere rivista.
Il concetto è stata da subito messo in luce dal sindaco di Sassari Nicola Sanna: «La riunione odierna è necessaria per ribadire, alla vigilia dell’esame della proposta di riordino della rete ospedaliera, che occorrono delle modifiche ritenute essenziali per il futuro del sistema sanitario nel nostro territorio e nella regione». Correzioni che sono state proposte nei documenti ufficiali della conferenza socio-sanitaria del territorio dell’Asl di Sassari, dei consigli comunali del territorio che già in diverse occasioni si sono espressi con voto formale. «I tre livelli di organizzazione della rete nel nostro territorio – ha detto ancora Nicola Sanna – sono, sotto il profilo sanitario e della efficienza organizzativa ed economica, intimamente e strutturalmente integrati al livello di offerta adeguata che si vuole costruire nella nostra Isola. Un’offerta che a regime deve essere comparabile a quella del resto dell’Isola. Ma questa comparazione in termini di pari rilevanza e peso non ci appaiono adeguati».
«Le scelte – ha detto ancora il primo cittadino di Sassari – non possono essere calate sul territorio che, invece, ha tutti i requisiti per avere un ospedale di primo livello e un Hub parificato a quello del Sud dell’Isola. Vi è quindi la necessità urgente che la commissione consiliare Sanità della Regione riveda questa proposta, e lo faccia assieme alla giunta». Tra i concetti che devono essere rivisti, oltre alla questione di comparazione di Hub e alla presenza di ospedale di primo livello, sono stati ribaditi anche quello di una organizzazione del territorio che preveda, tra le altre cose, la presenza di strutture quali la chirurgia pediatrica e il pronto soccorso pediatrico. Quindi ancora è stato richiamato il progetto per la costruzione del nuovo ospedale e la necessità di investire nelle strutture già presenti. Infine, un accenno alla definizione del quadro di accessibilità e viabilità nell’area in cui dovrà sorgere il nuovo ospedale. «Questo nuovo asse stradale – ha detto il primo cittadino – non può essere finanziato con fondi di cassa del Comune ma attraverso i fondi Cipe di sviluppo e coesione. Noi abbiamo quantificato una esigenza di 7 milioni di euro e abbiamo sollecitato più volte un incontro per la stipula del necessario accordo di programma».
Nicola Sanna quindi ha ribadito come la città sia interessata al territorio e alla sua unione. A dimostrazione di questo le proposte, partite proprio dal sindaco di Sassari, di avere un primo cittadino del territorio più interno quale coordinatore della conferenza socio-sanitaria (Ozieri) e un altro ancora coordinatore del distretto sanitario (Valledoria). Due momenti attraverso i quali dare la più ampia rappresentatività ai paesi più lontani da Sassari, nell’ottica di una estensione della rete metropolitana sul territorio. Il prossimo 29 marzo, poi, a Palazzo Ducale si riuniranno le commissioni consiliari sanità dei Comuni di Ittiri, Ozieri, Thiesi, Alghero e Sassari che nel loro ordine del giorno avranno proprio le modifiche alla delibera regionale di definizione della rete ospedaliera sarda.
Nella foto l’incontro di ieri
S.I.