Riparte la stagione al Civico di Alghero con “Teatri di Prima Necessità”

ALGHERO – Riparte la stagione teatrale al Civico Teatro “Gavì Ballero” di Alghero con “Teatri di Prima Necessità _ Autunno ‘24”. L’attesa stagione del Teatro d’Inverno “Teatri di Prima Necessità _ Autunno ‘24” ritorna con otto imperdibili appuntamenti tra prosa, nuova drammaturgia e stand up comedy a partire dal 19 ottobre 2024 e fino al 4 gennaio 2025.

Primo appuntamento sabato 19 ottobre alle ore 20:30 con “Sa Sangia. Malacarne” il monologo dell’attrice Daniela Littaru scritto in collaborazione con Fabio Marceddu che ne cura la regia con Antonello Murgia. Nella nuova produzione della compagnia Teatro Dallarmadio di Cagliari, Sangia è sinonimo di tante cose, ma si avvicina alla rabbia per poi comprendere e declinare altri sentimenti affini, spesso la si è equiparata a una cugina della follia, a una sorta di “malacarne”. In questo studio sulla follia si indagano i mille aspetti ancora poco svelati del fascismo, che voleva la donna inquadrata in determinati ruoli funzionali al sistema dispotico, e che, se non inquadrabili, veniva internata in una delle tante categorie che “fuoriusciva” da quelle dettate dal regime.
In scena Daniela Littarru narratrice e attrice che fa rivivere tanti personaggi in 50 minuti intensi sospesi fra la storia di un Paese durante il Ventennio, e la caduta del regime, in un Paese dove le donne ebbero il diritto di voto solo dopo il 1948.

Lunedì 28 ottobre sempe alle 20:30 appuntamento con “Bye Bye Blackbird”, allestimento firmato Aria Teatro di Pergine Valsugana ispirato a “Il bacio della Donna Ragno” scritto dal drammaturgo Manuel Puig durante la dittatura argentina. Per la regia e adattamento di Chiara Benedetti, in scena Denis Fontanari e Christian Renzicchi sono un dissidente politico ed un inguaribile romantico omosessuale che sogna le luci dei riflettori, costretti ad una convivenza coatta in cella. La scena è incentrata sulle strategie che i due protagonisti, apparentemente incompatibili tra loro, mettono in atto per sopravvivere nell’anelito ostinato di incontrarsi e riconoscersi.
Il mondo dell’uno s’inabissa in quello dell’altro nell’evasione comune delle visioni e dei sogni che prendono forma nelle notti di reclusione. I mondi agli antipodi s’avvicinano con sorprendente tenerezza., un filo che intreccia le vite che, se da un lato li coinvolge in un’aspettata reciproca affettività, dall’altra li imbriglia nella rete di un potere spietato.

“Il Sogno di un Uomo Ridicolo” è la versione teatrale presentata da Abaco Teatro dell’omonimo racconto di Fëdor Dostoevskij del 1876 e che andrà in scena venerdì 8 novembre sempre alle 20:30 nell’interpretazione di Tiziano Polese, in triplice ruolo di adattatore, attore e regista con la partecipazione di Rosalba Piras. La drammaturgia vivace e ricca di momenti ironici, scandita da musiche pop e testi contemporanei, propone i dilemmi fondamentali della riflessione dostoevskiana sul significato ultimo dell’esistenza, l’eventualità di una vita ulteriore, la possibilità di ritornare ad uno stato di natura edenico e incontaminato sulla base di un riassetto sociale, tra suggestioni di matrice evangelica, shakespeariana, influenze rousseauiane e viaggi fantastici nell’oltre mondo. Lo spettatore scoprirà infine che quello dell’uomo ridicolo è un sogno in cui ci si può specchiare, una visione coinvolgente della vita del mondo, che, per il protagonista, rimarrà chiusa nell’indifferenza di un manicomio.

Si prosegue alle ore 20:30 di martedì 19 novembre con il Teatro d’Inverno in “Rosencrantz e Guildenstern sono morti”, tratto all’omonima commedia del drammaturgo britannico Tom Stoppard, di ritorno dalle repliche romane. Lo spettacolo, di ritorno dalle repliche di Roma del 13 e 15 novembre, è interpretato da Gianfranco Corona, Antonello Foddis e Giuseppe Ligios, autore dell’adattamento e della regia, con il disegno luci di Aaron Gonzalez e i costumi di Giovanni Trudu. La trama attinge a piene mani dall’Amleto di William Shakespeare. Il focus della drammaturgia si concentra su due personaggi assolutamente marginali della tragedia, gli amici del giovane principe danese, convocati a corte dai sovrani per indagare sulle cause della sua improvvisa malinconia. Un testo surreale dal sapore vagamente gotico nella quale il dubbio su cosa sia reale e cosa non lo sia scandisce il ritmo della pièce. L’essere o non essere domina la scena sottolineando l’incertezza dei protagonisti sulla realtà che li circonda, sulla morte e sul senso stesso della vita. Niente sembra essere sotto il loro diretto controllo, nulla avviene per loro volontà.

Doppio appuntamento venerdì 29 novembre a partie dalle 20:30 e in replica alle ore 21:30 attori e spettatori insieme sul palco per “La Grande Guerra degli Orsetti Gommosi”, lavoro bizzarro e audace della compagnia Batisfera Teatro di Assemini per la drammaturgia e regia di Angelo Trofa con Valeria Fadda, Leonardo Tomasi e la voce di Tito Petilli. Un micro cosmo i cui interpreti sono proprio gli orsetti di una nota ditta di caramelle. La nazione degli Orsetti Gommosi si risveglia dal suo pacifico torpore per intraprendere una guerra senza speranza: attaccheranno la confinante nazione dei Dinosauri. Per ogni essere di buon senso è evidente che lo scontro tra piccoli orsi di caramella ed enormi rettili preistorici si risolverà necessariamente a favore di questi ultimi. Eppure la guerra ci sarà. Tutto lo spettacolo è realizzato su un tavolo e in realtà tutto il lavoro è pensato in piccolo, dalle musiche alle luci. Ad ogni replica il pubblico, massimo 25 spettatori, verrà invitato a prendere posto sul palco per vede inscenare a pochi metri di distanza battaglie e schieramenti: La Grande Guerra degli Orsetti Gommosi è in tutto e per tutto un piccolo colossal. Gli attori si scambiano i ruoli, le voci, i punti di vista utilizzando diversi registri per dar voce ad una tragedia nata da due mondi inconciliabili; si racconterà della volontà dell’autodistruzione degli orsetti, inspiegabile e gloriosa e contemporaneamente si darà voce ai Dinosauri, con divertenti siparietti di uno stato razionale e burocratico. Lo spettacolo che ha da poco superato le 100 repliche su tutto il territorio nazionale, è approdato questa estate al Fringe Festival di Edimburgo.

Venerdì 13 dicembre altro appuntamento con la drammaturgia contemporanea di Francesco Civile e il suo “La Roba d’Altri” del quale firma anche la regia oltre ad esserne interprete insieme a Ivano Cugia e Filippo Salaris. Nella nuova produzione di Origamundi di Cagliari, un gruppo di operai si stanzia sul tetto dell’edificio aziendale per protestare contro il consiglio d’amministrazione a causa delle pesanti decisioni riguardanti la delocalizzazione, i licenziamenti e i nuovi principi etici e strategici adottati. Tito, un giovane manager in carriera, viene incaricato di risolvere al più presto la situazione, pena il decadimento della tanto agognata promozione. Le volontà dell’azienda sembrano imprescindibili, ma Tito dovrà scontrarsi con un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente non solo la sua vita ma anche quella di qualcun altro. La drammaturgia propone tematiche che sembrano apparentemente legate esclusivamente al mondo del lavoro, ma che sono intrinseche nell’uomo come ambizione, invidia e avidità.

Torna sulla scena Alghero l’attore e drammaturgo sassarese Michele Vargiu con il monologo “Der Boxer” accompagnato con le musiche live del chitarrista Gianluca Dessì. Più che uno spettacolo teatrale una ballata per Johann Trollmann, il pugile Sinti che sfidò il naziosmo quando il 9 giugno del 1933 nella fumosa birreria Bock di Fidicin Strasse a Berlino, durante la finale nazionale per il titolo dei pesi medi di pugilato, in sole sei riprese mise al tappeto quello che era il gran favorito della folla, diventando il nuovo campione di Germania. Un solo problema, quel giovanissimo pugile, bello come un Dio, così veloce sul ring che sembra danzare è uno zingaro. Malgrado venga osannato da un intero popolo per le sue doti atletiche, la sua vittoria rappresenta una sfida per la follia del regime del Terzo Reich che nella vittoria di Johann vede minata l’affermazione della supremazia della razza ariana. Un monologo febbrile, appassionato e crudele in turnée dal 2019 in tutti i teatri d’Italia presentato da Meridiano Zero e Tabasco Teatro. Inizio spettacolo 20:30.

Grande e attesissimo ritorno sul palco del Teatro Civico “Gavì Ballero” per stand upper Sandro Cappai al quale è affidata la chiusura della stagione autunnale Teatri di Prima Necessità con il nuovo lavoro in tour nazionale e in prima assoluta regionale ad Alghero: “C’è un po’ di tensione”, presentato da The Comedy Club in collaborazione con Teatro d’Inverno.
Cagliaritano, classe 1993, Sandro Cappai è uno stand-up comedian e un autore comico seguitissimo dal pubblico, già ospite nel 2023 del Teatro d’Inverno con il precedente live show in tour nazionale “Non si muore così facilmente” registrando il sold out dal nord a sud dell’Italia totalizzando oltre 80 repliche. Co-fondatore del progetto Stand-up Comedy Sardegna, Cappai fa parte della redazione di Lercio.it, ha condotto il podcast “I Pugedos” con Valeria Pusceddu, e attualmente conduce il podcast “Tazza di Caffè” insieme a Giordano Folla. Nel 2019 ha registrato il suo speciale per la serie “Italian Stand Up”, successivamente distribuito su Prime Video e Rai 5. Nel settembre del 2022 ha pubblicato su YouTube il suo secondo comedy special dal titolo “Non è andata proprio così”, che ha superato il mezzo milione di visualizzazioni. Parlare di un nuovo show – dice Sandro Cappai – è sempre complicato, vorresti farlo con battute brillanti per convincere le persone a venire a vederlo, ma diciamocelo: se mi vengono battute brillanti sugli argomenti dello spettacolo, le metto nello spettacolo. Quindi – aggiunge Cappai – se volete sentire queste fantomatiche battute brillanti venite sabato 4 gennaio 2025 alle ore 21:00 al Civico Teatro “Gavì Ballero” di Alghero. Per iniziare bene il nuovo anno si parlerà di un sacco di cose “divertenti”: guerre nucleari, guerre non nucleari, terapia, razzismo, viaggi in treno, ipocondria, ipocrisia e tante altre cose che inizia con “ipo” e finiscono con “ia”… insomma di scenari apocalittici che si intrecciano a storie di vita di tutti i giorni perché sempre e comunque, c’è un po’ di tensione.

Per info, prenotazioni e scopriere le offerte “Io Vado a Teatro” è possibile contattare il Teatro d’Inverno all’indirizzo info@teatrodinevrno.it o tramite WhatsApp 3762486698 e 3338578630. I biglietti sono disponibili durante i giorni di spettacolo presso il botteghino del Civico Teatro “Gavì Ballero” aperto dalle ore 19:00.

Il costo degli spettacoli varia da € 15 / € 10 intero a € 10 / € 8 ridotto (under 30 e over 60).
La prevendita del live show di Sandro Cappai è disponibile on line sulla piattaforma www.diyticket.it:
€ 20 Platea e Loggia 1, € 15 Logge 2, 3 e Loggione.
Programma completo della stagione su www.teatrodinverno.it e i profili IG e FB di teatrodinverno.

La stagione “Teatri di Prima Necessità _ Autunno ‘24” – per la direzione artistica di Giuseppe Ligios – è realizzata con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, il patrocinio della Fondazione Alghero M.E.T.A e del Comune di Alghero.