SASSARI – La scuola secondaria di via Cedrino resterà chiusa anche domani, martedì 22 ottobre. Lo stabilisce l’ordinanza firmata nel primissimo pomeriggio di oggi dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. Un provvedimento reso necessario dai danni causati dal rai vandalico avvenuto nel fine settimana. Dopo aver infranto il vetro di una finestra, i malviventi sono entrati nella scuola, che fa capo all’istituto comprensivo “Latte Dolce – Agro” e hanno appiccato il fuoco in due differenti aree dello stabile.
Per fare chiarezza sul gravissimo episodio, che purtroppo non è isolato, assieme agli agenti della Polizia locale sono intervenute le forze investigative della Questura di Sassari, che stanno eseguendo alcuni accertamenti per capire cosa abbia questo episodio in comune con quello che a fine estate ha interessato la scuola primaria di via Cilea, sempre nel quartiere di Latte Dolce. Sopralluogo nella scuola di via Cedrino anche per i responsabili del settore Lavori pubblici del Comune, cui spetterà valutare l’entità dei danni.
L’incendio ha provocato molto fumo in tutta l’ala della scuola interessata dal blitz incendiario. L’odore acre, ancora fortemente percepibile, conferma il persistere di un potenziale rischio per la salute e la sicurezza della comunità scolastica. Venendo incontro anche alla richiesta in tal senso da parte del dirigente scolastico, il sindaco ha pertanto deciso di emettere l’ordinanza.
«Non dobbiamo lasciarci sopraffare dal senso di impotenza dinanzi all’ennesimo atto di vigliaccheria nei confronti di una struttura scolastica cittadina», è il monito di Giuseppe Mascia. «Mi auguro che i responsabili di questo vile attentato, che non può restare impunito, siano presto individuati e assicurati alla giustizia», auspica il sindaco.
E se da un lato «dobbiamo prendere atto che il Comune di Sassari deve fare uno sforzo eccezionale per garantire la massima incolumità, la massima sicurezza e la massima vigilanza alle scuole cittadine e a chi le vive, rendendole sempre meno accessibili ai malintenzionati, d’altro canto occorre operare sul piano culturale – conclude il primo cittadino – perché è davvero intollerabile che simili episodi interessino la scuola, luogo deputato ad assicurare e favorire la formazione dei nostri concittadini più piccoli, cui dobbiamo garantire la massima sicurezza, ma anche la possibilità di crescere, di apprendere e di sperimentare la socialità nelle migliori condizioni logistiche e pratiche, nonché e in un clima sereno, armonioso e fecondo».