CAGLIARI – Alla luce dell’attuale situazione politica, il PSI Regionale rileva che, dopo otto mesi di governo del Campo Largo, le politiche fin qui attuate evidenziano una preoccupante carenza di visione di sviluppo. Nonostante le aspettative generate da importanti settori sociali – come sanità, sviluppo industriale, scuola, lavoro, trasporti e agricoltura – l’obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro, in particolare per i giovani, non è stato raggiunto. Questi settori strategici, che avrebbero dovuto segnare un punto di svolta, restano bloccati.
Sanità
La sanità, che avrebbe dovuto rappresentare un fiore all’occhiello di questa Giunta, non ha registrato i miglioramenti attesi. La medicina territoriale, la riduzione delle liste d’attesa e il miglioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori sanitari – obiettivi centrali del PNRR – sono rimasti in larga parte inattuati, e l’accesso alle cure da parte dei cittadini continua a essere difficoltoso.
Le proposte del PSI per la Sanità
Il PSI propone un modello di assistenza innovativo, incentrato su:
1. Medicina di gruppo, incentivando i medici di base a lavorare in team per coprire aree più vaste;
2. Case della salute mobili, offrendo un servizio sanitario e sociale integrato, con particolare attenzione alle aree interne;
3. Programmi di incentivazione per il personale sanitario, con benefici economici, formazione continua e supporto logistico per favorire la mobilità verso le zone periferiche;
4. Trasparenza nelle liste operatorie, con la pubblicazione periodica dei dati e un monitoraggio indipendente per garantire la correttezza nella gestione delle liste;
5. Piani di assunzione mirati, per colmare le carenze croniche nelle strutture ospedaliere e territoriali;
6. Riforma del Centro Unico di Prenotazione (CUP);
7. Istituzione del Dipartimento delle Professioni Sanitarie nelle ASL, per garantire standard qualitativi elevati e ridurre le disuguaglianze tra aree urbane e rurali.
Energie Rinnovabili
Il PSI riconosce l’urgenza della crisi climatica e vede nella transizione energetica un’opportunità per la Sardegna. L’energia rinnovabile non solo può garantire maggiore indipendenza energetica, ma anche stimolare lo sviluppo economico locale. Tuttavia, questo processo deve essere equo e inclusivo, coinvolgendo le comunità locali e rispettando il territorio. La Legge Regionale n. 5 del 2024, che impone una moratoria temporanea sugli impianti eolici e fotovoltaici, rappresenta una possibilità per riflettere su una pianificazione più sostenibile. Il PSI propone di incentivare la nascita di comunità energetiche e progetti di autoconsumo, per garantire che i benefici economici ricadano direttamente su famiglie, agricoltori e piccole imprese. È inoltre essenziale una pianificazione partecipata delle aree idonee per lo sviluppo delle energie rinnovabili, che tuteli le risorse naturali e rispetti le esigenze delle attività tradizionali come agricoltura e turismo. L’energia eolica offshore può essere una grande opportunità per la Sardegna, ma il PSI sottolinea che deve essere sviluppata in modo sostenibile e rispettoso degli ecosistemi marini. È fondamentale approfondire scientificamente le potenzialità di questa fonte energetica, garantendo al contempo il coinvolgimento delle comunità locali.
Trasporti
Il PSI ritiene che la gestione unitaria degli aeroporti regionali possa rappresentare una concreta opportunità di crescita. Seguendo l’esempio della gestione integrata dei porti, la creazione di una società unica o di una stretta integrazione funzionale tra gli scali aeroportuali può favorire uno sviluppo equilibrato del trasporto aereo in Sardegna. Inoltre, è necessario superare il modello attuale di Continuità Territoriale, limitato a Roma e Milano, estendendolo a nuove destinazioni nazionali per favorire lo sviluppo turistico e commerciale. È essenziale che la Regione mantenga un ruolo centrale nella pianificazione delle rotte aeree, riservandosi una Golden Share per garantire decisioni in linea con gli interessi territoriali.
Agricoltura e Aree Interne
La Sardegna deve adottare un approccio più sostenibile nella gestione del territorio e delle risorse agricole. Il PSI promuove produzioni agricole che richiedano meno risorse naturali, ma il mercato deve sostenere i produttori virtuosi. L’economia agraria sarda deve diventare parte di un sistema globale che garantisca margini di profitto equi per i produttori e contribuisca al contenimento della crisi climatica. I Distretti del Cibo possono essere un mezzo per favorire lo sviluppo integrato dei territori, legando cibo, turismo e ambiente. Il PSI sostiene anche lo sviluppo del mercato digitale per valorizzare le produzioni locali e il Marchio Sardegna. I contratti di filiera sono uno strumento efficace per rafforzare la cooperazione tra produttori, contribuendo allo sviluppo dei territori.
Infine, il PSI sottolinea la necessità di riconoscere agli agricoltori il ruolo di “gestori del territorio”, centrali nella preservazione della biodiversità e nella prevenzione di catastrofi naturali. È altresì fondamentale incentivare il ricambio generazionale nelle aziende agricole, promuovendo la partecipazione di giovani e donne in un settore chiave per il futuro dell’isola.
Conclusioni
Il PSI Regionale, malgrado gli sforzi profusi per contribuire in modo positivo alle politiche di sviluppo regionale, esprime con rammarico la constatazione della mancanza di condivisione politica con l’attuale Giunta. Gli obiettivi comuni stabiliti nel programma elettorale non sono stati rispettati e l’idea del “Campo Largo” si è ormai affievolita, sia a causa di dichiarazioni a livello nazionale che per le scelte concrete adottate dalla Giunta regionale.
D’ora in avanti, il PSI concentrerà la propria azione politica nei territori della Sardegna, ricercando e sostenendo esclusivamente obiettivi realmente utili allo sviluppo della regione stessa. A tal fine, verranno individuati gli alleati in base ai programmi e alle politiche di sviluppo che si intenderà perseguire. Il nostro impegno sarà orientato verso una regione più giusta, inclusiva e sostenibile, nella quale i cittadini e le comunità locali possano essere protagonisti del cambiamento.
Gianfranco Lecca
Segretario Regionale del Partito Socialista Italian