ALGHERO – “Da giorni l’unica nave che in questa stagione collega le nostre Isole
è fuori servizio per danni meccanici. I 12 chilometri del breve tratto
di mare delle Bocche di Bonifacio, percorribili in 50 minuti con un
traghetto e in mezz’ora con un gommone, si sono trasformati da ponte
tra due nazioni sorelle a ostacolo insormontabile. Decine di persone,
a novembre soprattutto per lavoro ed esigenze familiari, sono tuttora
impossibilitate a tornare in azienda o a casa.
La Francia e l’Italia non hanno alcun interesse alla cooperazione tra
le nostre due Isole. E questo è dimostrato dal continuo disinteresse
dei due Stati per la nostra continuità territoriale. Disinteresse che
spesso, come oggi, si trasforma in boicottaggio attivo degli interessi
delle nostre imprese e dei diritti delle nostre famiglie riconosciuti
anche dalla Carta dei diritti dell’Unione Europea.
Con la perenne complicità della classe politica autonomista al potere
sia in Corsica sia in Sardegna, sempre pronta ad accondiscendere ai
dettami statali, il sistema dei trasporti è gestito in modo
scandalosamente disorganizzato, a tutto vantaggio dei vettori che,
nonostante i finanziamenti pubblici, offrono un servizio imbarazzante
con imbarcazioni varate oltre mezzo secolo fa.
Per noi indipendentisti, uniti ai fratelli còrsi dal comune impegno
per il bene e il futuro delle nostre terre, questa è una situazione
doppiamente inaccettabile: sia per il diritto universale e
inalienabile alla mobilità sia perché da sempre siamo convinti che
solo sullo stretto rapporto politico, economico e culturale tra i
nostri due popoli potrà scaturire un avvenire prospero per Corsica e
Sardegna.
È urgente una presa di responsabilità da parte della classe politica
al governo delle due Isole in termini di programmazione a lungo
periodo. Le strategie e le soluzioni per la questione trasporti sono
patrimonio storico della proposta indipendentista. Ma difficilmente
l’autonomismo sarà in grado di superare la dipendenza concettuale
statalista”.
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