Aeroporto, “Isolamento invernale, non più tollerabile: Regione e Sogeaal si attivino”

ALGHERO – “L’aeroporto di Alghero è oggi il simbolo di un isolamento invernale insostenibile per il territorio e la Sardegna. La totale assenza di voli internazionali durante i mesi più freddi rappresenta un’involuzione drammatica rispetto ai progressi fatti nei primi anni Duemila, quando l’isola aveva finalmente iniziato a colmare il divario infrastrutturale con altre destinazioni turistiche. Oggi, invece, si è tornati a un punto critico, con danni evidenti per l’economia locale e la qualità della vita dei cittadini.

L’abbandono di Alghero da parte di diverse compagnie e il mancato consolidamento di nuove rotte invernali da parte di Ryanair segnano un fallimento politico e gestionale. Nonostante le promesse di rilancio dell’aerostazione con nuove basi e rotte, l’attuale stagione invernale lascia la Riviera del Corallo senza collegamenti internazionali, in una Sardegna che già soffre di una cronica difficoltà nei trasporti  .

Questo scenario ha conseguenze devastanti per il turismo, settore chiave dell’economia locale, e per le imprese che dipendono dall’arrivo di visitatori stranieri. Durante i mesi invernali, la capacità di attrarre turismo internazionale è essenziale per mitigare gli effetti della stagionalità, ma le scelte strategiche errate e l’inerzia delle istituzioni stanno soffocando ogni opportunità di crescita.

È giunto il momento di un cambio di passo radicale. La Regione Sardegna deve assumersi le proprie responsabilità e mettere in campo un piano di azione chiaro: attrarre nuovi vettori con incentivi concreti, investire nelle infrastrutture aeroportuali e lavorare su un piano di promozione che rilanci l’attrattività di Alghero sui mercati internazionali, non solo durante l’estate e deve prevedere anche un cospicuo aumento dei voli nel mese di dicembre per non vanificare gli ingenti investimenti fatti per il capodanno per evitare che siano solo ad “uso” domestico Non possiamo permettere che Alghero diventi il simbolo di un’isola dimenticata, prigioniera di una visione miope e di annose scelte politiche inadeguate.

Il tempo delle promesse è finito. Serve una classe dirigente che si assuma la responsabilità di liberare la Sardegna da un isolamento che non è solo geografico, ma soprattutto politico ed economico. Un altro inverno così non è accettabile”.

Martinelli, Loi, Piras e Bamonti
Noi Riformiamo Alghero