Piano casa nazionale, l’assessore Corbia a Roma: proposte per Governo e Parlamento

ALGHERO – Nel pieno del solco delle azioni programmatiche declinate nella “città che non abbandona nessuno”, che garantisce diritti a tutta la cittadinanza, l’Amministrazione lavora per ampliare l’offerta abitativa alle famiglie, giovani coppie, soggetti disagiati e terza età. Il tema dell’accesso alla casa sarà uno dei pilastri della programmazione urbanistica nella definizione del nuovo PUC; allo stesso tempo, la costituzione di un apposito ufficio “Politiche per la casa” avrà la finalità di lavorare in maniera costante e continuativa sul tema, con l’obiettivo di ridefinire accordi con AREA per la disponibilità e il recupero dell’edilizia sociale e per promuovere accordi con costruttori per la disponibilità di alloggi a prezzi calmierati.

Gli strumenti a disposizione del Comune per affrontare una questione così complessa è evidente però che da soli non bastano, ed è per questo che la città di Alghero aderisce all’iniziativa “PER UN PIANO CASA NAZIONALE” e che promuove “la proposta delle Città al Governo e al Parlamento”.

L’iniziativa è sostenuta dalla Giunta del Sindaco Raimondo Cacciotto, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia e riguarda un’articolata richiesta che numerosi Comuni stanno portando avanti tenuto conto dei contesti in cui i costi abitativi continuano a salire e dove è necessario garantire che chi contribuisce alla vita della città non venga escluso dal suo sviluppo, né allontanato.

“Il tema dell’accesso alla casa è un’emergenza strutturale di tutto il paese, che non può essere riversata sulle spalle dei soli Comuni” commenta così l’assessore Corbia, che prosegue : “L’impegno dello Stato deve essere massimo ed è per questo che aderiamo con convinzione a questa importante iniziativa che vede il coinvolgimento di numerosi Comuni Italiani, nel sensibilizzare il Governo e tutto il Parlamento su un tema che deve entrare con urgenza nell’agenda politica del Paese”

Le 5 proposte delle città al Governo e al Parlamento

1. Legge quadro sull’Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale

Le città chiedono una legge quadro che garantisca l’uniformità territoriale nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica e che riconosca il diritto alla casa tra i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS). Si propone inoltre il rifinanziamento del programma per il recupero e la razionalizzazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica (Erp) e l’introduzione di un sistema di credito d’imposta per la manutenzione delle case popolari. La legge dovrebbe inoltre stimolare la creazione di soggetti come le Housing Associations, imprese sociali che possano produrre, acquisire e gestire edilizia sociale.

2. Assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati

I Comuni dovrebbero avere la possibilità di ricevere gratuitamente immobili e aree di enti statali o parastatali inutilizzati, destinandoli a politiche per l’abitare, per contrastare l’emergenza abitativa e per l’edilizia studentesca. È inoltre necessaria la creazione di un fondo per l’adeguamento e la messa in sicurezza di tali immobili.

3. Rifinanziamento del Fondo Nazionale Locazione e Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli

Per sostenere le famiglie in difficoltà, è essenziale rifinanziare questi strumenti, che offrono un supporto continuativo agli affitti.

4. Legge nazionale di regolamentazione delle piattaforme turistiche

Una legge che regoli gli affitti brevi turistici, per mitigare gli impatti negativi sul sistema abitativo, considerando che le misure attualmente previste dall’art. 13bis del Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145, sono insufficienti.

5. Misura nazionale per l’emergenza abitativa e le persone senza dimora

Riconoscere strutturalmente l’emergenza abitativa e la condizione di senzatetto come fragilità cui dedicare risorse e interventi specifici.