ALGHERO – Il Gruppo consiliare di Forza Italia non molla la presa su Punta Giglio e, con una interrogazione, chiede lumi sul contratto definitivo di compravendita che l’Amministrazione s’era obbligata a stipulare entro e non oltre il 31 dicembre 2024.
“Da quella bizzarra seduta consiliare del 30 settembre del 2024, che con delibera ha approvato il preliminare di compravendita, non abbiamo notizie di passi successivi dell’Amministrazione. Una seduta nel corso della quale abbiamo dovuto sentire nostro malgrado blasfeme invocazioni a San Michele e evocazioni della Gioconda, alla quale la Giunta Cacciotto ha associato le aree che l’amministrazione intenderebbe acquisire”.
“Una delibera assunta mettendo in campo gravi violazioni del Regolamento che disciplina i lavori del Consiglio Comunale, tutela le prerogative dei Consiglieri e la possibilità che essi possano deliberare con cognizione di causa. Delibera che abbiamo eufemisticamente definito “indeterminata e vaga”, comunque assunta in modo frettoloso, piena di svarioni giuridici e portata in aula senza consentire al Consiglio Comunale di acquisire e leggere i documenti e gli atti che la sostengono nei tempi previsti dalla norma. Che verrà ricordata anche per irrituali interlocuzioni con la Spa Borgosesia, per atti assunti dai vertici dimissionari del Parco e l’intenzione dell’Amministrazione di acquistare terreni indeterminati nella loro estensione e nel loro valore. Ma anche per una sua intrinseca comicità valorizzata da “peana” e slogan del tipo “passeremo alla storia” -denunciano da Forza Italia.”.
“Ieri abbiamo depositato un atto di sindacato ispettivo, col quale interroghiamo il Sindaco affinché informi il Consiglio Comunale sull’attuazione della delibera e sulla conseguente stipula del contratto di compravendita prevista nel contratto preliminare. Il Consiglio Comunale, organo di indirizzo e di controllo, non ha ricevuto adeguata informazione circa la stipula o eventuali ulteriori interlocuzioni tese a modificare il contenuto sostanziale e formale della delibera citata. E non solo i Consiglieri comunali, ma tutta la comunità algherese, ha il diritto di conoscere gli sviluppi di un procedimento caratterizzato da “obliquità politica e amministrativa”, chiudono Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini.