Dal “jeu de Paume” al circuito ATP: breve storia felice del tennis

Al giorno d’oggi il tennis è uno degli sport più popolari e seguiti al mondo, complice una storia ricca di tradizione ed evoluzione che ha trasforma un passatempo di origine presumibilmente medievale in un attività sportiva sparsa per tutto il mondo. Le prime sportive riconosciute dagli storici si fanno risalire al medioevo francese, con il termine “Jeu De Paume”: niente racchette, niente reti, niente spettatori; soltanto persone che si passavano la palla colpendola con il palmo della propria mano.

La stilizzazione del tennis moderno arriverà diversi secoli dopo, soltanto grazie al lavoro di Walter Clopton Wingfield, nel 1873 che ne cristallizza tutta una serie di regole. Nasce qualcosa di molto simile al tennis moderno, anche grazie all’introduzione delle prime racchette rudimentali (non ancora incordate come quelle odierne).

Rapidamente il tennis si diffuse prima in Inghilterra (dove era nato) e poi nel resto d’Europa, diventando progressivamente popolare grazie allo scarso costo che era necessaria affrontare per praticarlo. Nascono i primi tornei ufficiali e gli scommettitori iniziano a vincere e perdere sulla base delle prime quote tennis che il mercato abbia mai visto; nasce un nuovo mondo.

Tutto nasce in Inghilterra

È il 1877 e in Inghilterra nasce la prima competizione importante di Tennis, ancora viva ai giorni nostri. A Wimbledon si tiene un primo torneo, con spettatori e giocatori provenienti da tutta Europa; questo è solo il primo passo che poi porterà alla nascita dello US Open, del Roland Garros o dell’Australian Open (diventati poi, ai giorni nostri, i 4 grande tornei che se vinti nel corso di un singolo anno compongono il Grande Slam).

Durante la prima metà del ventesimo secolo nascono e giocano in campo alcune delle figure più importanti per l’aspetto estetico e storico dello sport; parliamo ad esempio di Fred Perry, campione di Tennis e Tennis da Tavolo, che diventò anche un importante imprenditore nel settore della moda o di Suzanne Lenglen, prima celebrità femminile legata allo sport che ne sdoganò la popolarità in un epoca ancora lontana dalla nostra per possibilità offerte all’altro sesso.

Nel 1968 si dà inizio alla cosiddetta “era open”, andando a rivoluzionarie l’approccio competitivo al tennis professionistico. Di fatto si affievoliscono le differenze tra giocatore professionista e dilettante, permettendo a sempre più giocatori di competere ad alti livelli e portando quindi alla nascita di diversi campioni. Tra i nomi più importanti di questo periodo troviamo Rod Laver, Björn Borg o Jimmy Connors, mentre in Italia i più importanti sono Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli, a oggi commentatori ed esperti sportivi per le più importanti riviste italiane.

Una modernità costellata di leggende

Il boom della popolarità del tennis, però, si è avuta nel nuovo millennio: dal 2000 a oggi prima c’è stata l’epoca dei cosidetti “Big Three” (Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic) che hanno mostrato come talento e longevità siano in grado di collidere all’interno delle stesse figure, accumulando un numero record di vittorie alle competizioni slam e stabilendo nuovi standard di eccellenza; recentemente sono arrivate delle nuove leve in grado di far ben sperare per il futuro.

Federer viene ricordato per il suo stile elegante e per l’impressionante rovescio a una mano, dando il meglio di sé sui campi in erba; Nadal, invece, si p dimostrato il più efficiente giocatore di sempre sui campi di terra battuta portandosi a casa il maggior numero di Roland Garros della storia tennistica. Quasi a far da ponte tra i due troviamo invece Djokovic, che ha dimostrato una capacità di adattamento quasi aliena rispetto alla media primeggiando su sostanzialmente tutte le superfici. Per capire chi sono i nomi importanti del presente del Tennis basta dare un’occhiata alle bet più popolari, con nomi come Carlos Alcaraz, Alexander Zverev o l’Italiano Jannik Sinner; si prospetta un futuro roseo per gli appassionati!