ALGHERO – Le navi da crociera sono in crescita. Il dato è chiaro: + 15 unità rispetto all’anno passato con una decina in più previste per il 2026. Rada di Alghero apprezzata dagli armatori che navigano nel Mediterraneo. Una notizia sicuramente positiva emersa durante l’incontro all’Hotel Catalunya alla presenza degli organizzatori dell’accoglienza, il comandante del porto, gli assessori Piras, Corbia e Daga, il presidente del Consorzio del Porto e quello di Confcommercio Nord Sardegna.
Gli entusiasmi, però, sono stati subito smorzati dagli interventi, non della politica, ma da quella delle rappresentanze e perfino dalla stessa guida della Guardia Costiera. “Nonostante siano trascorsi anni e addirittura decenni il porto di Alghero attende ancora diversi lavori di riqualificazione, nuovi servizi, la sistemazione e utilizzo del casolare ex-Circomare e soprattutto l’agognata fine lavori e messa a disposizione del “molo di sopraflutto”, che tra l’altro, come noto, potrebbe ospitare grosse imbarcazioni e perfino “mini navi” garantendo maggiori servizi e dunque posti di lavoro.
Tra gli interventi, è stato piuttosto chiaro Giancarlo Piras: “Sono anni, oramai, che ci troviamo qui a presentare le stagioni che arrivano e passano ma restano intatte diverse incompiute che inficiano un determinato e strutturato sviluppo e crescita del nostro scalo e ciò al netto del grande impegno che pongono tutti, ma, volenti o nolenti, ci troviamo troppo ancorati a istanze irrisolte che pesano su un definitivo rilancio del porto e dunque del territorio”. E questo a partire dagli attesi strumenti di pianificazione: Prg del porto, Puc, Pul, Piano del Commercio, etc.
Certo, qualcuno potrebbe dire che l’attuale amministrazione locale, e anche regionale, sono in carica da pochi mesi, ma entrambe sono state votate proprio per migliorare lo status precedente e non per reiterarlo, sempre al netto della espressa volontà di tutti di prodigarsi per gli obiettivi, ma “le parole stanno a zero”. Questo, in sintesi, quanto emerso dal tavolo dell’incontro di venerdi che, come detto, ha certificato una crescita costante del turismo crocieristico che è figlia del lavoro degli operatori locali e, molto, anche della “natura”. O meglio, vengono premiate senza dubbio le doti organizzative di Agenzie Marittime Sarde, GMS MAR e OLIVA che, insieme al Consorzio, si occupa “Port Facility Security Plan”, ma “l’aumento degli arrivi è più legato alla nomea di Alghero, della sua rada e bellezze naturalistiche”.
Per questo, e vista la mole di passeggeri che dovrebbero giungere “a terra” questa estate dai giganti del mare (circa 45mila persone) sarebbe già importante montare una struttura amovibile, leggera, ma utile a proteggere e ristorare i turisti dal solleone, nella banchina dove attraccano le pilotine. Piccole grandi cose che, insieme magari a dei “mini-expo” delle eccellenze locali potrebbero dare ulteriore impulso all’economie locali e non solo “subire” flussi, quasi, solo grazie a “Madre natura”.