ALGHERO – Avere strutture nuove, che si tratti di strade, scuole, servizi, impianti sportivi e perfino strutture private come luoghi per musica, svago, arte e intrattenimento, non può che fare bene a un territorio. Viceversa diventa una forte criticità. Gli esempi sono tanti, anche troppi, purtroppo. Im questi giorni abbiamo affrontato il tema dell’istituto alberghiero, ma è poi facile arrivare all’agognata creazione del “nuovo ospedale”. Anni addietro pareva già fatto e lo stesso non troppi mesi fa, quando è apparso perfino un plastico.
Da sempre, bisogna darne atto, il presidente della commissione comunale sanità, Christian Mulas e altri attori e operatori, anche dell’informazione, hanno sempre sostenuto che a fronte di un utopico, e oramai troppo oneroso “nuovo ospedale”, bisognava e, purtroppo, bisogna concentrarsi sull’ampliamento dell’attuale. Nello specifico del Civile dove i terreni attigui lo permetterebbero. Non da adesso, ma da anni. Solo che, anche qui, mentre San Gavino realizza il “nuovo ospedale” col progetto che sarebbe dovuto essere fatto ad Alghero, qui non si è ancora avviato neanche un primo step riguardo la crescita del presidio di via Don Minzoni.
Questione che trova favorevole anche l’ex-sindaco Mario Bruno che, a margine della commissione sulla sanità locale, abbiamo sentito sulle maggiori criticità tra cui, come noto, la chiusura del “Punto Nascita” e il tema del Dea di 1° livello. Argomenti che Bruno affronta da tempo ma che, anch’essi, si spera possano trovare una soluzione, almeno per non restare sempre nel “racconto del bisogno” o, nostro malgrado, “dei bisogni”.
ECCO LE PAROLE DELL’EX-SINDACO DI ALGHERO E GIA’ VICE-PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE MARIO BRUNO