ALGHERO – Souvenir di un accampamento nella pineta di Maria Pia. Tre tende (due più grandi, una piccola al centro) circondante da cumuli di rifiuti, buste, bottiglie, cartacce e altro a testimonianza di una prolungata presenza umana dentro il polmone verde della Riviera del Corallo, non lontano dal bar-ristorante “La Conchiglia”. Area di estremo pregio che viene sempre indicata come luogo di massima tutela ed estremo valore ambientale che poi però, soprattutto nei periodi di festa, quando arriva il bel tempo, subisce una brutale aggressione che manifesta il totale dispregio di taluni per queste zone verdi.
Inciviltà e barbarie stanno alla base di comportamenti del genere ma, come detto più volte, è pura utopia pensare che tali comportamenti possano cambiare dall’oggi al domani per questo sono necessari i controlli oltre che l’immediata pulizia, sistemazione e ricerca dei responsabili quando accadono situazione del genere. Altrimenti non si comprende il tanto sbandierato, da tutte le parti politiche, amore per la natura e l’ambiente.
A quanto risulta, da alcune persone che hanno attività nelle vicinanze, all’inizio della pineta, verso l’ospedale Marino, c’è stato un gruppo di gente che ha fatto il weekend lungo ad Alghero inventandosi un camping abusivo. Oltre questo sgarbo, c’è la consegna di un luogo sacro per il suo valore ridotto ad un immondezzaio. E non è solo qui l’incuria infatti in generale la pineta è sempre troppo sporca e le erbacce iniziano ad essere già troppo presenti e siamo solo a marzo. Nel frattempo si attende la bonifica di questo indecente insediamento e la raccolta dei rifiuti lasciati da queste persone, colpevoli di reato ambientale, che dovrebbero ottenere massima attenzione da associazioni, amministrazione e forze di polizia locale organismi che dovrebbero anche impedire che ciò accada.
Nella foto le tende e i rifiuti dentro la pineta
S.I.