ALGHERO – “La nuova stagione è alle porte e la nostra città comincia a ripopolarsi grazie ai primi turisti che la raggiungono con l’avvio del low cost di primavera. Sembra che tutto si stia mettendo per il meglio se non fosse che una delle principali funzioni attive, poste a garanzia della salute delle persone sia in bilico, parliamo del Pronto Soccorso che rischia di essere chiuso. Questo che sembra un allarme sconsiderato, sembra invece che possa rivelarsi realistico prima di quanto possiamo immaginare. Infatti, oggi a seguito di numerose segnalazioni fatte da qualche mese da parte della Lega, in ordine ad un processo di depotenziamento e smantellamento della sanità algherese e dei nostri ospedali, tutte forze politiche cittadine, anche quelle che si riconoscono nel campo largo di sinistra, condividono la nostra preoccupazione, dando voce al problema rendendolo più grave e concreto. Dopo un percorso fatto di scrupoloso impegno e svariati investimenti di risorse, nonostante il covid, teso al rafforzamento dei nostri ospedali e della medicina territoriale, è stata annullata la delibera regionale di costruzione del nuovo Ospedale di Alghero. Inoltre, l’Ospedale Marino è stato retrocesso dall’Università alla Asl e, come se ciò non bastasse, è stato apportato il taglio di 20 milioni di euro alla sola Asl di Sassari, destinati al pagamento del personale. È evidente che senza i fondi necessari sarà impossibile garantire i servizi essenziali, a partire dal Pronto Soccorso o della Chirurgia. Bisogna quindi allargare il punto di vista e fare attenzione ai servizi primari se vogliamo essere ancora una città vera e soprattutto se puntiamo al turismo, niente può essere condiviso se è carente alla base. Pertanto, è assolutamente necessario trovare quell’unità comune che superi le divisioni partitiche per la difesa di un diritto, quello della salute, che tocca tutti. Per questa ragione accogliamo con grandissimo favore la presa di posizione anche da parte di tutte le altre forze che fanno riferimento al campo largo che governano la città, su questo delicatissimo tema. La realtà odierna è che a fronte della cardiologia e della pediatria che avrebbero avuto necessità di sostegno, tutti i reparti sono messi in discussione, riportando pericolosamente la situazione allo stallo del 2018. Auspichiamo quindi, al di là delle posizioni politiche che animano la democrazia, che si faccia focus su questo momento di criticità della sanità che interessa da vicino la nostra città, per trovare soluzioni attuabili nel minor tempo possibile. Resta il fatto che la Lega continuerà a lavorare a fianco della comunità Algherese per difendere livelli sanitari faticosamente conquistati e che difenderemo con ogni forza per garantire la sicurezza alla vita a prescindere da ogni altra cosa”.
Monica Chessa, segretaria cittadina Lega