ALGHERO – “Bisogna sapere scrivere la parole fine all’esperienza Bruno. Sarebbe ora che andasse a casa ha fallito. Non ha una maggioranza”. Un commento, pubblicato su facebook, a firma di Lorenzo Carboni. membro del direttivo del Partito Democratico. Parole che non lasciano spazio a molte interpretazioni e che fanno il paio con quelle del consigliere comunale e dirigente e candidato a sindaco Enrico Daga il quale suggella la fine (almeno si spera) dell’estenuate trattativa col sindaco Bruno.
“Tra breve si capirà molto. Anzi, tutto. Si saprà se al centro dei ragionamenti c’è la prospettiva politica, la stabilità di governo, il rilancio, l’interesse generale o, più banalmente, il mantenimento della posizione di chi è disposto a sacrificare una città, il futuro di una comunità, per continuare a gestire un briciolo di potere effimero, vacuo”.
E ancora Daga. “La gestazione di questi mesi è servita per far emergere tutte le sfumature, tutte le parti in commedia, tutti i nomi e cognomi di chi predica bene, di chi pare “uscito dal libro cuore”, mentre si gioca una città a Poker”. Per chiudere. “Tra poco alcune parole roboanti come bene comune, interesse generale e plurale, Politica (con la P maiuscola), per alcuni, suoneranno come una marcia funebre. Forse. Buona. Visione”. Parole, apparentemente, meno chiare del collega di partito Carboni ma che se lette bene spiegano molte cose e soprattutto, come detto, chiosano una fase che, oggettivamente, non ha prodotto niente se non diffusi mal di pancia, articoli di stampa, salti in avanti e soprattutto ha aumentato le fila dei presunti leader politici all’ombra della Torre di Sulis.
Voci, non confermate, darebbero certe alcune importanti novità. Nelle prossime ore, al massimo inizio settimana. Il percorso interno del Pd algherese per fare sintesi rispetto alla trattativa in atto si sarebbe concluso. A parte delle smussature, pare che tutto sia rimasto cristallizzato soprattutto nei termini di una modifica sostanziale del programma di Bruno. A questo si innestano, e sono legate a doppio filo, le idee sulle figure da inserire in Giunta e nel sotto-governo. Ma vista la mancanza di segnali definitivi e chiari da parte del sindaco per alcuni la trattativa starebbe saltando o addirittura sarebbe già saltata. Certamente, al netto di questo teatrino che si protrae da troppi mesi, è evidente che Alghero si trovi in una condizione generale molto critica e che la maggioranza uscita dalle elezioni non ci sia più. Da qui, qualcuno, se interessato veramente al bene comune, ne dovrebbe trarre le dovute conseguenze.
Nella foto un incontro recente del Pd di Alghero
S.I.