ALGHERO – Salvo ulteriori complicazioni, l’Udc dovrebbe rientrare in Giunta. Dopo il sostegno in aula del capogruppo Alessandro Loi e anche dell’altra consigliera Donatella Marino, mentre Monica Pulina pare aver preso le distanze e potrebbe approdare in una nuova forza o movimento politico dell’area di centrodestra, la riunione tra il sindaco Mario Bruno e il leader Antonello Usai pare stia per produrre la sintesi rispetto a deleghe e figure da inserire nel governo cittadino. Ma come sempre in questi casi, il condizionale è d’obbligo. Infatti ci sarebbero degli intoppi legati alle deleghe in ballo.
Per la verità, visto anche il recente strappo basato su importanti divergenze programmatiche, Usai avrebbe chiesto solide garanzie e segni tangibili rispetto i punti proposti dallo Scudo Crociato affinchè ci possa essere un rientro. Certo resta difficile pensare che alcune questioni vengano risolte in pochi giorni dopo che sono trascorsi due anni dall’insediamento dell’amministrazione Bruno. Ma le prime avvisaglie ci sarebbero (ancora a parole) riguardo, ad esempio regolamento suoli pubblici ed ex-caserma di via Simon. Infatti sul primo punto in commissione arriveranno in questi giorni le modifiche alle norme targate assessore Lampis e per il secondo tema, voci non confermate ancora da Sant’Anna, darebbero per imminente la firma dell’ordinanza di sgombero da parte del sindaco.
Intanto sui nomi, cosa che solitamente appassiona le piazze virtuali e reali algheresi, dovrebbe essere certo l’ingresso di Antonello Usai, mentre il secondo nome dell’Udc potrebbe essere l’avvocato Simona Udanch che collabora con lo studio di Lelle Salvatore. Un’indicazione femminile indispensabile per rispettare la “quota rosa” della giunta come da indicazioni di legge. Questo il quadro ad oggi, ma, come sempre, ci sono ancora diverse incognite legate, ad esempio, alla Meta e alle deleghe richieste dall’Udc. Insomma, come se le elezioni fossero state ieri, assistiamo ad una serie infinita di riunioni, incontri, trattative, mentre la città attende risposte utili ad arginare l’emorragia occupazionale e non certo ad “aumentare la base imponibile”.
Nella foto il Consiglio Comunale
S.I.