ALGHERO – “Sono trascorsi ormai alcuni mesi, troppo tempo, da quando l’Udc ha abbandonato la maggioranza ed il sindaco, a corto di numeri in consiglio comunale, si è rivolto al PD per un consolidamento della maggioranza”. Oggi è 25 aprile. In Italia la Festa della Liberazione. Sarà forse una coincidenza, ma proprio in questa data è arrivata l’attesa decisione finale da parte del Partito Democratico di Alghero rispetto la lunga, estenuante e totalmente improduttiva per la città, “trattativa” con Mario Bruno. Si potrebbe dire che il Pd festeggia doppiamente, a questo punto. Anche perchè da oggi le porte col simbolo del partito guidato da Renzi da Alghero fino a Cagliari passando per Sassari saranno definitivamente chiuse.
E le parole che giungono da via Mazzini, per bocca del segretario Mario Salis, non lasciano spazio ad alcuna interpretazione. “Il Partito Democratico in questi anni di fallimentare amministrazione ha dimostrato con i fatti, con il gruppo consiliare e attraverso numerose iniziative pubbliche di avere idee e programmi per contribuire a traghettare fuori dalle sabbie mobili il governo della città”. Tutto questo lo avevamo già anticipato da tempo su Algheronwes.it e in particolare nell’articolo del 19 aprile [Leggi].
“Si è consumata una infinita serie di incontri sulle linee programmatiche che hanno visto confrontarsi due diverse visioni di gestione ordinaria e sviluppo del territorio, che avrebbero potuto con un pò di buona volontà fondersi in un vero progetto alternativo. I fatti contingenti purtroppo hanno dimostrato che alle dichiarazioni di intenti non sono seguiti atti per dare concretezza alla proposta. Tutt’altro, si sono approvate continuamente delibere che andavano nella direzione opposta ai progetti in discussione.
“L’incapacità, la mancanza di volontà della maggioranza e del sindaco di accogliere le proposte del partito Democratico mirate a realizzare un radicale cambiamento politico – programmatico – strutturale , la convinzione di poter superare la crisi mantenendo lo status quo, con il semplice apporto di alcuni aggiustamenti, non sono a giudizio della Direzione del PD, sufficienti ad offrire gli strumenti per realizzare un vero cambiamento richiesto, capace di dare agli Algheresi le risposte che attendono da troppo tempo”. E chiude Salis “pertanto il Gruppo Consiliare continuerà a svolgere dai banchi delle minoranze il proprio ruolo di opposizione costruttiva votata unicamente al bene collettivo, così come l’attività politica del Partito Democratico”. Adesso sarà da capire se l’Udc da solo deciderà di entrare con soli due consiglieri che di fatto porterebbero la maggioranza ad avere sempre dei numeri molto risicati (da 12 a 14) e soprattutto le questioni programmatiche paiono ancora legate ad annunci, ma anche quanto richiesto dallo Scudo Crociato non ha trovato soluzione.
Nella foto un incontro del Pd in via Mazzini di qualche settimana fa alla presenza di Bruno e dei vertici dem algheresi e sassaresi
S.I.