ALGHERO – Malumori crescenti nel gruppo dell’Udc. O per meglio dire nell’intero partito dell’Unione di Centro. Realtà politica che ha contribuito in maniera decisiva a far vincere le elezioni al sindaco Bruno e all’intera compagine. Non solo per il bottino di voti raccolto, in particolare dai leader centristi Salvatore, Ansini, Bamonti e Loi, ma per l’opera di convicimento rispetto all’elettorato moderato (il più diffuso ad Alghero) di votare e far votare un’alleanza comprendente anche partiti ed esponenti di palese estrazione comunista e della sinistra radicale.
I rapporti con gli alleati e anche col sindaco parebbre non siano mai stati idilliaci. Il deus ex-machina Antonello Usai, in questi mesi, è evidente che ha fatto da collante tra la base del partito, il resto della coalizione, assessori e consiglieri. Lavoro improbo che non sempre ha dato i suoi frutti. Segnale più che evidente le dimissioni dell’assessore Lelle Salvatore, consigliere più votato dello Scudo Crociato, che ha lasciato per presunti impegni professionali. Ma è difficile nascondere che c’è sempre stato qualche problema di convivenza tra l’Udc e le altre forze di maggioranza.
Ora, nonostante l’ingresso di Alberto Bamonti in giunta, passaggio che indebolisce ancora di più il consiglio, pare che un altro big del partito, Nina Ansini, sia pronto a lasciare. Anche in questo caso alla base parrebbero esserci un mix di impegni personali, professionali e la presa di coscienza della mancanza di possibilità di incidere nelle politiche amministrative. Le voci delle sue dimissioni sono sempre più insistenti. Possibile che venga preso un fine settimana di riflessione, ma i rapporti paiono oramai piuttosto deteriorati e la luna di miele tra Udc e alleati pare essere solo un lontano ricordo. Ma in politica, un ritorno di fiamma è sempre dietro l’angolo. Anche se la Meta, è lontana.
Nella foto l’assessore Nina Ansini
S.I.