SASSARI – «Mario Segni, unendo la sapienza giuridica alla pratica politica, ha onorato la più nobile tradizione di partecipazione dei cittadini di Sassari alle vicende non solo locali ma anche nazionali e internazionali, che a partire dai moti del Risorgimento fino ai nostri giorni ha dato lustro alla nostra Città, tra le poche in Italia a potersi fregiare dell’onore di aver dato alla Nazione ben due Capi dello Stato. Testimone e protagonista di momenti cruciali delle vicende politiche italiane a cavallo tra due secoli, con il suo esempio di impegno civile costituisce un importante richiamo a un ruolo sempre più consapevole, partecipe e attivo alla vita pubblica per tutti i cittadini, in particolare per le giovani generazioni». Con questa motivazione la commissione, composta dal sindaco Nanni Campus, dall’assessora alla Cultura Laura Useri e dal dirigente Alberto Mura, il presidente dell’Intergremio Città di Sassari Fabio Madau, il membro della Commissione storica della Faradda Antonello Mattone e il giornalista e scrittore Cosimo Filigheddu, hanno conferito il Candeliere d’Oro speciale 2023 a Mario Segni. La premiazione si è tenuta questa sera, 13 agosto, in piazza santa Caterina, durante la 58esima edizione della cerimonia per la consegna del Candeliere d’Oro, d’Argento e d’Oro speciale.
Nato a Sassari nel 1939, ha svolto un ruolo significativo nella politica nazionale soprattutto tra la fine degli anni ‘80 del secolo scorso e il primo decennio del XXI, come figura rappresentativa della necessità di un profondo rinnovamento del sistema istituzionale e di quello partitico, che ebbe il suo culmine in quella che venne definita la “stagione dei referendum elettorali”, che egli promosse e di cui guidò diversi comitati. In particolare, la sua azione politica si proponeva il superamento del sistema proporzionale, per giungere a un sistema elettorale maggioritario uninominale, che avrebbe dovuto portare a una revisione delle strutture istituzionali del Paese, volta a renderle più aderenti alle scelte dei cittadini e adeguate ai mutati contesti e assetti interni e internazionali. Il disegno politico perseguito mirava da un lato a giungere all’abrogazione del sistema elettorale proporzionale con preferenza multipla, arginando in tal modo la deriva delle correnti interne ai partiti politici, e dall’altro di favorire l’elezione diretta dei sindaci da parte dei cittadini, riforma poi in effetti attuata dal Parlamento, proprio sulla spinta dei referendum, che nel 1991 e nel 1993 registrarono uno straordinario consenso tra gli elettori, in maniera trasversale, tanto più rilevante in quanto le consultazioni furono avversate dalle leadership dei principali partiti di governo e di opposizione, e consacrarono la figura del parlamentare sardo ai più alti livelli della politica nazionale, con ampia eco anche all’estero.
Dopo aver lasciato la Democrazia Cristiana, nel 1993, ha militato in diversi partiti e movimenti, di alcuni dei quali è stato tra i fondatori, continuando la sua attività politica sia in Italia che nel Parlamento Europeo. Dal 1996, conclusa l’esperienza parlamentare nazionale, ha ripreso l’attività accademica presso l’Università di Sassari, fino al 2011. Non è però mai venuto meno il suo interessamento per le questioni politiche: numerosi sono stati i contributi con cui ha preso parte al dibattito pubblico sia sulla stampa e con pubblicazioni che in occasione di eventi e iniziative culturali, in particolare attraverso la “Fondazione Antonio Segni”, costituita nel 1987 e di cui è tutt’oggi presidente.
Durante la serata sono stati consegnati anche il Candeliere d’Oro, al sassarese che da più lungo tempo vive all’estero e ritorna per la Faradda, che quest’anno è andato Luigi Manca nato il 24 dicembre 1948, emigrato dal settembre 1972 e ora residente a Naperville, nell’Illinois e d’Argento per chi vive nel continente a Roberto Pirino, nato a Sassari il 16 dicembre 1957 emigrato dal 27 ottobre 1960 e residente nel Comune di Albenga, in provincia di Savona.
La cerimonia è stata accompagnata dagli intermezzi musicali del trio le Reinas, composto da Valeria Secchi (voce guida e chitarra), Viola Tanca (cori e basso elettrico) e Aurora Cossu (cori e percussioni) cresciute musicalmente all’interno della Corale Studentesca Città di Sassari e dell’Insieme Vocale Nova Euphonia, con l’obiettivo di formare la prima tribute band acustica al femminile della Sardegna. Le giovani artiste hanno iniziato con un brano dei Tazenda “Madre Terra” e hanno poi proseguito con Show must go on e A kind of magic dei Queen per chiudere la serata con una interpretazione dell’Ave Maria in sardo.