ALGHERO – “Come avevamo ampiamente preannunciato, sulla annosa e dannosa “querelle” relativa al sistema informatico continua a piovere sul bagnato.” Così l’ex sindaco di Alghero commenta la decisione di Abbanoa di assumere ulteriore personale e di bandire una gara per oltre un milione di euro per risolvere i pesanti problemi creati dall’abbandono del vecchio sistema di rilevazione di consumi ed emissione delle fatture e l’utilizzo del nuovo sistema costato circa sei milioni di euro che ha creato problemi ad Abbanoa che nel 2017 è ritornata al vecchio sistema ante 2011.
“Un folle gioco dell’oca che decreta il fallimento della gestione delle fatture. Eppure –ricorda Tedde- a giugno dello scorso anno avevamo avvisato Abbanoa e Pigliaru che il duplice passaggio dal vecchio sistema al nuovo e, ancora, dal nuovo al vecchio avrebbe comportato la perdita dell’integrità dei dati relativi alle posizioni degli utenti durante le operazioni di travaso da un sistema all’altro. Con la naturale conseguenza che ci sarebbe stato un aumento esponenziale delle probabilità di errore nella fase di fatturazione. Siamo stati facili profeti –sottolinea amaramente l’ex sindaco di Alghero-. 211 mila utenze e, quindi, un quarto delle utenze Abbanoa, presentano falle e problematiche di vario genere che, come ammesso dallo stesso gestore del servizio idrico, hanno provocato un volume di arretrati pari a circa 350 mila pratiche! Arretrati che comporteranno legittime reazioni giudiziarie da parte degli utenti per errate fatturazioni e bollette pazze”.
“Dopo i provvedimenti giurisdizionali e dell’Autority che la condannano a pagare milioni di euro e i 7 milioni sprecati in sistemi informatici non funzionanti auspichiamo che l’assemblea degli azionisti di Abbanoa, che si terrà a breve con la partecipazione del Presidente della Regione Solinas, valuti con attenzione l’opportunità di sostituire questa governance che si è caratterizzata solo per macroscopici errori –chiude Tedde-“.