ALGHERO – “Con Abbanoa non c’è limite al peggio”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la decisione del gestore del servizio idrico di chiudere uffici nei comuni sardi, compreso quello di Alghero, e di chiedere alle amministrazioni locali e personale che dovrà svolgere le funzioni e i compiti di Abbanoa dietro corresponsione di un risibile corrispettivo.
“Queste novità -ricorda Tedde-fanno seguito agli atteggiamenti aggressivi e alle vessazioni contro i cittadini e le imprese che nel giro di 2 anni hanno comportato sanzioni dell’Antitrust per oltre 4,5 milioni di euro per mancato accoglimento di istanze di riconoscimento prescrizione, minacce di slaccio, slacci illegittimamente eseguiti e mancata rettifica di fatture a seguito di perdite occulte. Somme milionarie che in difetto di adeguate reazioni di EGAS e della Regione rischiano di dover essere pagate dai cittadini e dalle imprese vessate. Oggi le aggressioni di Abbanoa si rivolgono ai Comuni, che in modo subdolo vengono obbligati a fornire locali e personale per svolgere i servizi in capo ad Abbanoa –commenta amaramente l’ex sindaco di Alghero-. Crediamo che EGAS e la Regione debbano immediatamente intervenire con decisione per bloccare questa aggressione nei confronti dei Comuni –commenta Tedde-.
“Ma anche i sindacati dei lavoratori di Abbanoa siamo certi che prenderanno una posizione netta a favore delle risorse umane che corrono il rischio di una delocalizzazione selvaggia. Nel contempo auspichiamo una mobilitazione di tutte le forze politiche che si debbono stringere al fianco dei Sindaci per contrastare queste vessazioni mascherate nei confronti dei loro Comuni che già soffrono per una incipiente desertificazione istituzionale –chiude Tedde-.”
S.I.