Abbanoa, degrado potabilizzatori

CAGLIARI – “Pigliaru non può continuare a “lavarsene le mani”. Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde denuncia la delicata situazione relativa alla gestione dei potabilizzatori del Nord Sardegna da parte di Abbanoa. Secondo l’ex sindaco di Alghero gli impianti di Truncu Reale, Bidighinzu, Pedra Maiore, Agnata e Pattada – Monte Lerno presentano criticità strutturali e insufficienze gestionali che nei migliori dei casi rendono l’acqua “aggressiva”, cosa che determina fenomeni di corrosione dei manufatti in cemento armato e delle condotte a valle degli impianti stessi. Un esempio per tutti: quelli provocati alla condotta di collegamento tra il serbatoio di Monte Oro fino alla via Budapest di Sassari che è stata dismessa per le pesanti dispersioni idriche provocate da corrosione causata dall’aggressività dell’acqua distribuita.

“Ma sono purtroppo frequenti –ricorda Tedde- gli arrivi ai rubinetti delle famiglie di molti comuni del Nord Sardegna di acqua colorata di rosso e non potabile. Una situazione esplosiva che peggiora di giorno in giorno –denuncia Tedde- causata da inosservanza di norme e da pessima gestione degli impianti”.

“Tutti gli impianti soffrono di pesante degrado e di mancato funzionamento di strutture e fasi che dovrebbero rilasciare acqua a norma. Filtri inesistenti o non funzionanti, blocchi di microfiltrazione non operativi, chiariflocculatori fatiscenti e da sostituire, gruppi di dosaggio di disinfettante in condizioni precarie. Insomma, un vero e proprio disastro. Per questi motivi abbiamo proposto una interrogazione a Pigliaru e a Balzarini, I sardi hanno diritto di sapere quale sia la posizione di EGAS, ente titolare di poteri di controllo, in una fattispecie che rischia di provocare l’intervento dell’autorità inquirente e della magistratura contabile.

“Ma, soprattutto, i cittadini utenti del servizio idrico integrato, che anche secondo il Consiglio di Stato subiscono vere e proprie vessazioni da parte di Abbanoa, hanno il diritto di sapere come e in che tempi Pigliaru e Balzarini intendono verificare le responsabilità di questa conduzione cialtrona degli impianti di potabilizzazione. Siamo infatti in presenza di omissioni che oltre a violare la legge mettono a rischio l’integrità delle condutture e la potabilità delle acque distribuite presso le case dei sardi –chiude Tedde-.”

S.I.