ALGHERO – Un‘inizio stagione turistica tra le peggiori degli ultimi 20 anni. Avrà anche influito il clima avverso di queste settimane, ma una località che vive di turismo deve, sempre, avere degli anticorpi pure per condizioni non favorevoli, invece niente. A tale situazione si sono aggiunte quelle “controllabili” che invece, è evidente, non lo sono state a partire dalle spiagge, manifestazioni, eventi, programmazione, promozione, servizi, viabilità, rifiuti, etc, ogni settore palesa diverse criticità fino all’eccesso, come detto, della condizione degli arenili.
“L’unico tratto reso, apparentemente fruibile”, commenta un operatore balneare, “è quello dove c’è il divieto di balneazione, siamo veramente alle comiche”. E come dargli torto quando l’area di San Giovanni è stata ricoperta da sabbia bianca, costata tanto alle casse pubbliche, e sistemata sulla porzione di posidonia stoccata ancora presente in quell’area. A parte questo, il resto del litorale presenta una generale pessima fotografia.
Perfino tratti come quello di Rafael, noto per la sua pulizia, oggi è ricoperto di alghe e in disordine per arrivare anche alla porzione antistante il Palacongressi di Maria Pia. Qui, dove nello specchio acqueo si trova l’unico parco giochi sul mare presente nella Riviera del Corallo, la situazione è disastrosa. Alghe, sporcizia e perfino presenza di pulci, fanno sapere gli operatori della zona che sono oramai disarmati e non sanno più a chi rivolgersi per ordinare e ripulire, per quanto possibile, l’arenile più frequentato.
Oramai, certo, non sarà facile sistemare l’esistente e ridare dignità a quello che è stato definito “l’oro bianco” di Alghero. Ma, oramai per la nuova amministrazione, come ovvio, questa sarà veramente una delle priorità e dunque prime questioni da affrontare tra i tanti problemi irrisolti presenti in città.