ALGHERO – Horeca (acronimo di Hotellerie-Restaurant-Café) è un termine commerciale che si riferisce al settore dell’accoglienza. È largamente riconosciuta l’associazione di categoria degli albergatori e dei ristoratori del Nord Europa. Si utilizza il termine Ho.Re.Ca per indicare la distribuzione di un prodotto presso hotel, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar e simili, catering. In pratica, il canale Horeca è rappresentato da chi, per professione, somministra alimenti e bevande. La stragrande maggioranza dei soggetti del mondo Horeca sono piccole o micro imprese, in questo caso di Alghero. Ma, non è detto, che il progetto si allarghi e si colleghi ad altre iniziative di “Area Metropolitana” che stanno nascendo.
Dal sogno alla realtà. Dalle parole ai fatti. È bastato un post su Facebook, che il tam tam voluto da gruppo di imprenditori e imprenditrici, si è trasformato in un piccolo esercito armato di grande tenacia. Sono un centinaio i sognatori e sognatrici tutti Algheresi, con tanto pragmatismo e buona volontà pronti a non mollare e non attendere oltre, che hanno contribuito con le loro idee ad iniziare a costruire un programma di risposta alla profonda ed epocale crisi che stiamo vivendo.
Ieri, tramite una diffusa piattaforma web, si è svolto il primo laboratorio on line del Comitato del “fuori casa” di Alghero dove si è discusso dei progetti da fare insieme, delle azioni immediate – l’hanno chiamato il “pronto soccorso” da mettere in campo per arginare gli effetti della crisi, dei suggerimenti per le Istituzioni, aiuto reciproco, azioni volte alla solidarietà per chi è più in difficoltà, di riattivare iniziativa di animazione urbana e di promozione delle attività e tanto altro. Un progetto che, con l’aiuto della piattaforma EuPuru! (www.eupuru.eu) finanziata dalla Fondazione di Sardegna, si avvale di professionisti nell’ambito della progettazione partecipata, della comunicazione e della ristorazione e soprattutto da tanti imprenditori che non vedono l’ora di rimettersi a lavorare perché “finita l’emergenza, c’è lo sviluppo”