ALGHERO – Esplode anche a livello regionale e pure oltre il “caso Aeroporto Alghero”. Dopo il bando andato deserto per la Continuità Territoriale, com’era ovvio e lecito attendersi, il discorso si fa più ampio e abbraccia tutta l’operatività di uno scalo che, a detta di molti, è “fragile”. E questo nonostante si arrivi da una stagione in cui si sono festeggiati record su record riguardo gli arrivi e presenze. Ma, com’è evidente, qualcosa non torna. anche perchè il Riviera del Corallo, ad esempio, dal “no aviation” ha introiti molto molto inferiori rispetto a Olbia.
Sul tema, senza mandarle a dire, interviene il parlamentare della Lega Dario Giagoni, “Scarsi investimenti sul territorio e poca programmazione della classe politica. Mancanza di strade e collegamenti interni adeguati. E infine la grave carenza di trasporti pubblici verso l’aeroporto. I motivi per cui in inverno questa porzione di territorio non è appetibile, sono essenzialmente questi. Un vettore investe se ci sono servizi, e ad Alghero c’è ancora molto da fare. Ora si metterà una pezza con un nuovo bando, forse con nuovi incentivi alle compagnie aeree, ma non basterà a risolvere i problemi cronici. Per quelli occorre una attenta programmazione. E poi bisogna rivedere il modello di continuità, rifarsi all’esempio vincente delle Baleari”. Parole pesanti come macigni. Pietre che speriamo non impediscano una ripartenza, decisa e strutturata, dall’Aeroporto di Alghero e del Nord Ovest della Sardegna.