CAGLIARI – “Bene l’assessore Morandi che magnifica le formidabili prospettive dell’aeroporto di Olbia, ma ci piacerebbe sentire qualcosa su quelle di Alghero a distanza di oltre tre anni dalla cessazione degli effetti della legge 10 del 2010 che incentivava i voli low cost e di circa tre mesi dalla cessione delle quote di maggioranza della Sogeaal alla F2I”. Così interviene il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde sulle ultime dichiarazioni trionfalistiche di Morandi circa le aspettative di crescita dell’aeroporto di Olbia per il 2017: 90 rotte, di cui 58 internazionali, 12 nuove, e le stime che indicano in 2,8 milioni i passeggeri alla fine dell’anno, 300 mila in più rispetto al 2017.
“Nulla di nuovo sotto il cielo di Sardegna. E’ lo stesso assessore Morandi –ricorda Tedde- che lo scorso anno ricollegava con una punta di soddisfazione la crescita dell’aeroporto di Olbia ai problemi dell’aeroporto di Alghero causati dalla riduzione dei voli operata da Ryanair. E che in altra occasione definì “ricattatorio” l’atteggiamento di Ryanair, gettando benzina sul fuoco e contribuendo ad acuire la crisi col vettore low cost. Silenzio spettrale, invece, sulle sorti dell’aeroporto di Alghero. Nel 2016 –denuncia l’ex sindaco di Alghero- l’aeroporto di Alghero ha perso 340 mila passeggeri ed oltre il 90% dei passeggeri internazionali nel dicembre. E tanti ancora ne perderà prima che possa essere solo ipotizzato un suo rilancio. Con pesantissimi danni economici per il territorio che nessuno risarcirà. Tutto ciò accade –attacca Tedde-mentre i più importanti sindaci del territorio sul punto serbano un religioso silenzio e annunciano iniziative estemporanee avulse dalle necessità di una Provincia che soffre.” Tedde è convinto che il sistema economico del nord ovest della Sardegna “è da troppo tempo in attesa di iniziative della Regione per incentivare i voli low cost.”
“Occorre –evidenzia il consigliere regionale algherese- quel piano di incentivi che attendiamo dal febbraio del 2014, che bene avrebbe fatto la Regione a varare in qualità di socio unico –come noi abbiamo più volte richiesto- prima della cessione del pacchetto di maggioranza della Sogeaal. Oggi la situazione è più complicata, e non poco. Oggi –commenta Tedde- si pone il dubbio relativo alle fonti normative del piano: verrà varato sulla base dei principi comunitari relativi ai servizi di interesse generale, che ha tempi lunghissimi in quanto sarebbe subordinato tra le altre cose al “placet” dell’Europa, o di quelli dell’investitore in economia di mercato? Nella seconda ipotesi lo spinoso interrogativo è come la Regione col 28% possa costringere la F2I, nuova azionista privata di maggioranza della Sogeaal, ad impegnarsi finanziariamente sul piano e in che termini. Nel frattempo i tempi per la programmazione della stagione estiva stanno spirando. Per l’ennesima volta –chiude Tedde- chiediamo che la Giunta Regionale abbandoni le risse sulle poltrone e pensi alle sorti economiche di questa parte importante di Sardegna il cui sistema economico riceve solo moine e promesse.”
Nella foto Marco Tedde in Consiglio Regionale
S.I.