ALGHERO – “Con colpevole ritardo, dopo tre mesi dall’annuncio della crisi dei rapporti fra Ryanair e la Regione, Pigliaru irrompe sulla scena senza dire nulla di nuovo e nebulizzando etere su un territorio ferito dalle colpevoli sottovalutazioni della sua Giunta. Vorremmo dire meglio tardi che mai, ma solo se alle passerelle seguiranno fatti concreti”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia Sardegna.
“Dopo le innumerevoli accuse contro la Legge regionale 10 del 2010 – prosegue l’ex sindaco di Alghero-, che a detta di Deiana ostacolava la Regione ad intervenire per sostenere il low cost, ora secondo Pigliaru e Deiana la legge 10 è ineccepibile e sta passando indenne al vaglio della procedura di infrazione della Commissione Europea: è la medesima tesi che sosteniamo da novembre. Ma rimane fermo che anche se la legge 10 non fosse conforme al paradigma normativo europeo, e nello specifico al terzo pacchetto di direttive dell’aprile 2014, la Regione avrebbe comunque dovuto prevedere strumenti per gli incentivi al low cost sulla base di queste norme in vigore. Sono trascorsi due anni dall’insediamento di questa Giunta, e in questi due anni il tema dei collegamenti a basso costo non è stato affrontato o è stato affrontato con accademico distacco. I danni causati al territorio isolano sono di qualche centinaia di milioni di euro”.
“C’è da recuperare il tempo perduto, da ricapitalizzare la Sogeaal, ristabilire proficui rapporti con la Ryanair, progettare uno scenario con plurimi vettori low cost e tracciare l’orizzonte di un sistema aeroportuale isolano che faccia collaborare i tre scali e metta in campo le condizioni per evitare che entrino in concorrenza. Non siamo pessimisti per il futuro. Preferiamo vedere il bicchiere mezzo pieno. Evidentemente non tutti i “buoi scappati” possono essere recuperati. Ma, quantomeno, se si lavora a testa bassa si può disegnare uno scenario positivo per il futuro della Ryanair e dei collegamenti aerei a basso costo. Rimane l’amaro in bocca di questi ritardi incomprensibili. Se a novembre, allorché chiedevamo a Pigliaru di intervenire in modo diretto come fece Cappellacci nel 2009, fossimo stati ascoltati – ha concluso Tedde-, non saremmo arrivati sull’orlo del precipizio”.
Nella foto Marco Tedde al convegno di Azione Alghero
S.I.