ALGHERO – La fusione per incorporazione dell’aeroporto di Olbia con quello di Alghero è una decisione assunta unilateralmente dal fondo di investimento, F2i, che detiene la maggioranza azionaria di Geasar e Sogeaal, ed è una decisione che non registra la condivisione della Regione”. Lo ha detto all’ANSA l’assessore dei Trasporti Antonio Moro poco prima di entrare in audizione nella seduta della quarta commissione, riunita per fare il punto sulla fusione degli aeroporti del Nord Sardegna, il relativo piano industriale, investimenti programmati, tutela dei lavoratori, proiezione dell’operazione e sul programma di sviluppo. L’audizione è stata chiesta dal capogruppo della Lega, Michele Ennas.
“Al di là delle perplessità per la forma e la sostanza dell’operazione – ha spiegato Moro anticipando il contenuto della sua relazione ai commissari – mi preme evidenziare che consegnare le chiavi di accesso della Sardegna, e cioè gli aeroporti sardi, a un fondo privato di investimento che ha come missione quella di massimizzare i profitti per remunerare il capitale dei suoi investitori, sia in netta contraddizione e in antitesi con le finalità che persegue la Regione, orientate a garantire ai sardi il pieno godimento del diritto alla mobilità, nonché la massimizzazione del traffico passeggeri negli scali di Cagliari, Olbia e Alghero, per garantire sviluppo e crescita alla nostra Critico anche sull’operazione che riguarda l’aeroporto di Cagliari-Elmas, l’assessore specifica che anche questo percorso intrapreso “non è volontà della Regione”. “Ho avuto modo di leggere nella nota integrativa al bilancio – ha sottolineato l’assessore – che gli amministratori della Sogaer hanno già deliberato l’apertura di un tavolo di confronto con F2i, definito partner ‘infungibile’, e che siano in corso le attività di Due Diligence. Mi sembra dunque di capire che abbiano valutato di superare la gara a evidenza pubblica per il passaggio delle quote dall’azionista pubblico a quello privato, cioè dalla Camera di commercio di Cagliari a F2i, cosa che non rappresenta affatto una valutazione condivisa con l’amministrazione regionale, né una volontà della Regione”.