ALGHERO – Sono giorni cruciali per il futuro dell’aeroporto e dunque per il Nord-Ovest della Sardegna, ma in particolare per Alghero. Infatti lo scalo, almeno in termini di occupati, rappresenta la prima industria del territorio. La conferenza stampa a Roma con Michael O’ Leary, ceo di Ryanair, il ministro Graziano Delrio e il presidente dell’Enac Vito Riggio, ha palesato il piano di investimenti in Italia del vettore irlandese. Un miliardo di dollari che saranno immessi nel mercato dei trasporti aerei con 10 nuovi aeromobili utili a collegare gli scali dello Stivale con altre mete europee.
Durante la conferenza stampa, fatto piuttosto rilevante, si è parlato anche di Alghero. Nello specifico Riggio e Delrio hanno ribadito che una volta definita la privatizzazione della Sogeaal, che vedrà l’ultima scadenza il 7 settembre, si procederà subito a pianificare l’accordo commerciale con Ryanair. E’ ovvio che, dopo i gravi ritardi accumulati lo scorso anno, quando anche i sindaci parevano dormienti e, a parte qualche voce, si registrava un generale silenzio, oramai è impossibile non attendere quella che pare essere l’ultima proroga per giungere all’agognata privatizzazione.
Passaggio che vede parte della politica, forse maggioritaria, contraria. Le motivazioni sono differenti. Ma in in generale si è creato un fronte trasversale che va dal sindaco Bruno fino all’onorevole Tedde passando per il deputato Pili e anche per gran parte delle forze politiche rappresentante in consiglio comunale. Preoccuparsi per l’aeroporto è lecito, anzi doveroso, certamente fa specie in taluni casi come questo, l’interessamento pare a corrente alternata rispetto alle vicende politiche in seno alla maggioranza regionale. Normali, ma forse poco onorevoli, giochi di potere. Ma in politica, volenti o nolenti, ci sta anche questo. Mentre, a sentire la gente comune, c’è voglia di cambiamento e anche questo piccolo-grande tassello della privatizzazione dell’aeroporto può significare molto per provare a dare nuovo impulso ad un territorio oramai alla canna del gas.
Quello che conta è che l’aeroporto, salvo brutte sorprese sarà privatizzato. Sul tavolo ci sarebbero un paio di proposte, tutte molto interessanti che non è detto che possano anche essere complementari grazie ad una cabina di regia che, al netto degli ululati, dovrebbe restare in mano della Regione. Così almeno sembra, ovviamente non possono esserci certezze, ma pare che il massimo ente isolano avrà sempre voce in capitolo. E questo, visti anche i conti in rosso della Sogeaal che negli anni ha accumulato notevoli perdite, non può che essere un fatto positivo. Forse anche per “tenere per mano” la società in questo primo delicato periodo che vedrà l’attivazione di nuovi investimenti legati allo scalo, e non solo, e soprattutto la spinta verso la messa in atto di tutte quelle azioni che dovranno vedere anche una forte risposta del territorio che ospita l’infrastruttura. Anche perchè sarà inutile salvare l’aeroporto, attivare nuove rotte, migliorare gli spazi e attivare azioni di marketing, se poi la programmazione turistica resta fortemente lacunosa e soprattutto se non si sbloccano gli altri grandi progetti come il nuovo porto, campi da golf, Maria Pia e Porto Conte.
Nella foto l’aeroporto di Alghero
S.I.