ALGHERO – L’Aeroporto, vista anche la crisi degli altri comparti, chimica in testa, è oramai la più grande industria del territorio. Non si parla ovviamente solo di Alghero, ma di un’area che copre almeno l’ex-Provincia di Sassari. Per questo lo scalo è sempre sotto gli occhi di tutti ed è oggetto frequente di notizie e di attenzioni, politica in primis. Dopo la vendita ai privati di F2i, della maggioranza delle quote societarie, si è aperta una nuova fase. A prescindere dalle polemiche di questi mesi e dai tagli, purtroppo non indolore per le persone rimaste senza lavoro, è necessario che il territorio (tutto) rialzi la testa e faccia il possibile per allungare la stagione. Non possono bastare due mesi scarsi a regime.
Per creare sviluppo, crescita ed occupazione bisogna almeno raddoppiare tale periodo. Perciò, sarà necessario anche creare maggiore sinergia con i rappresentanti istituzionali del territorio, almeno con le amministrazioni dei maggiori comuni, a partire ovviamente da Alghero. Purtroppo già il fatto di non avere l’assessorato al Turismo da sei mesi qualifica gli attuali governanti cittadini. Ma nel prossimo futuro sarà imprescindibile attuare una capace e attenta regia locale in connessione con gli altri centri per creare delle azioni forti e lungimiranti tra Aeroporto, mondo imprenditoriale e rappresentanze politiche al fine di rendere solidi e meno striminziti i flussi turistici. Da subito sbloccare pratiche come la riqualificazione del porto nuovi hotel a Maria Pia e altri posti, nuovi servizi, veri eventi e tanto altro. Insomma il Nord-Ovest, con Alghero in testa, deve richiamare più gente anche nei mesi di spalla. Le potenzialità ci sono, bisogna darsi da fare.
Ed essendo l’aeroporto centrale in tutto questo discorso, resta importante la figura di colui che lo guida da qualche anno ovvero il direttore generale Mario Peralda. Approfittando della consegna del certificato europeo consegnato dall’Enac, abbiamo posto qualche domanda al manager anche sui nuovi voli e sulla continuità territoriale oltre che sulla necessità che il territorio sia più attraente, oltre che sui lavori di ristrutturazione dello scalo.
Nella foto e video il direttore della Sogeaal Mario Peralda