ALGHERO – Siamo passati da ripetuti annunci, pure carichi di enfasi, sul ritorno in pompa-magna di Ryanair al silenzio più totale alle dichiarazioni dell’assessore regionale Todde che, giunto ad Alghero prima delle comunali, non confermò alcun nuovo accordo e perfino nuova tratta. Senza dimenticare l’esultanza per il ritorno del volo per Girona. Arriviamo ad oggi quando regna il silenzio. Proprio nel momento in cui si dovrebbe avere il programma definito dei “mesi freddi” entranti e soprattutto annunciare quello della prossima esatte (la cosi detta “summer”), tutto tace. E questo, come sanno molto bene i protagonisti della nuova amministrazione di Centrodestra, visto anche i rispettivi impegni professionali, a partire dall’assessore al Turismo, non può non aggravare la condizione generale di precarietà se non di difficoltà che fa capo al Nord-Ovest dell’Isola e nello specifico alla Riviera del Corallo.
A far sentire la propria voce, in questa situazione di “acque chete”, è l’assessore all’Urbanistica, ma in questa occasione più come rappresentante politico e imprenditore, Emiliano Piras che, riferendosi alla chiusura temporanea dell’aeroporto di Olbia, ricorda che ci sarà l’agognato (ma ovviamente non organico e momentaneo) aumento di voli nello scalo algherese.
“Da 4 anni assistiamo critici, impotenti e speranzosi al crollo vertiginoso del traffico aereo sul nostro scalo, con le conseguenze che viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle, ma ora tutto cambierà perché chiuderanno per 45 giorni per lavori l’aeroporto di Olbia”, cosi Piras che, ironicamente continua, “finalmente nel 2020 ci sarà il tanto agognato aumento di voli programmati dalla F2i per il nostro aeroporto e noi che non gli volevamo dare fiducia”. Parole tra il serio e faceto che ricordano la nebbiosa condizione della maggiore infrastruttura del territorio.
Nella foto l’aeroporto di Alghero
S.I.