Alberghiero, urge rilancio con asse pubblico-privato. Odg di Mulas e Moro

ALGHERO – Si parla tanto, forse troppo, dell’importanza della scuola, formazione, cultura, salvo poi non garantire l’attenzione adeguata per un problema che non può che far porre un’adeguata attenzione: il “Polo Professionale, compreso l’Alberghiero, è passato in oltre 10 anni, come riferiscono fonti scolastiche, da quasi 700 iscritti (considerando il “polo professionale”) a circa 200. Un calo importante, anche dell’istituto di Piazza Sulis, che deve fare riflettere. Soprattutto chi amministra città e territorio. Un tema, vista l’importanza e le connessioni col tessuto sociale ed economico, di cui Algheronews si occupa da anni.

Il calo demografico, purtroppo incide, ma non può bastare come motivazione di questo tracollo. Del resto stiamo parlando di un istituto che è stato per diverse decadi una gemma e un riferimento per tutta l’Isola. Poi, è vero, tali istituti sono nati come funghi. Ma, anche questa, non può essere la principale scusante. Anche perché la dirigenza, corpo docente e l’offerta didattica è sempre stata ed è tutt’ora all’altezza. Però, anche questo argomento, non può bastare per giustificare un inversione di una tendenza che potrebbe portare a scelte drastiche da parte dei provveditorati.

E’, invece, palese che la politica si sarebbe dovuta occupare dell’Alberghiero e in generale della questione scuola, già da tempo. E non solo, che è comunque importante, realizzare qualche riqualificazione o tinteggiatura, ma comprendere i meccanismi sociali che stavano e stanno portando a perdere una marea di giovani in un comparto (sistema ricettivo, ristorazione, bar, etc) fondamentale per l’economia cittadina. Un alberghiero in salute, e magari come auspicato (nuovamente) in questi giorni, nuovo di zecca, moderno e con tutti i comfort e servizi richiesti, avrebbe potuto e potrebbe ancora fungere da straordinario attrattore.

La proposta arriva da lontano, e nello specifico, da un emendamento bipartisan alla finanziaria regionale del 2011 da parte degli allora consiglieri Carlo Sechi, Pietrino Fois e Mario Bruno. Come tante, troppe cose, di questo territorio alle parole, intenzioni e anche scritti, non sono seguiti i fatti, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

La drastica diminuzione degli iscritti dell’Alberghiero, finita anche sulle pagine della Nuova, è solo una spia della rotta che ha preso da tempo questa parte del Nord Sardegna. Sul tema specifico, a certificare che non tutto è perduto, hanno chiesto degli interventi, con anche importanti proposte, i consiglieri comunali Moro e Mulas e ancora prima, ma in connessione ai tagli del dimensionamento scolastico, Bamonti.

Più netto e deciso è stato il segretario cittadino del Psd’Az Giuliano Tavera che ha ripreso proprio l’idea messa nero su bianco nel 2011: costruire un nuovo istituto, con annesso convitto e palestra e servizi, e, tramite accordo privati – pubblico, riportare un hotel di qualità legato alle eccellenze (professionali ed enogastronomiche) in piazza Sulis. Riportare alla luce quello che fu un albergo di grande rilevanza, sia per la posizione sia per l’offerta.

Proposta che, insieme ad altri presupposti e considerazioni, è al centro di un ordine del giorno presentato proprio dagli esponenti di maggioranza, Christian Mulas (primo firmatario) e Gianpietro Moro. Obiettivo portare al centro del dibattito politico, al netto di tante parole, scuola, formazione e cultura. Ovvero il fulcro di una comunità, di ieri, oggi e soprattutto domani.

ORDINE DEL GIORNO SU ISTITUTO ALBERGHIERO A FIRMA DEI CONSIGLIERI MULAS E MORO

odg IPSAR