Alcohol Prevention Day, “porte aperte” all’Asl di Sassari: sensibilizzazione su uso alcol

SASSARI – Porte aperte alla Asl di Sassari in occasione dell’Alcohol Prevention Day: un momento di confronto tra gli operatori della Ssd di Alcologia dell’Asl 1 e la popolazione, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze sociali causate dall’uso di alcol e sulle ripercussione sull’organismo e sulla salute mentale.

L’Alcohol Prevention Day, in programma il 18 aprile 2025, è promossa dall’Istituto Superiore di Sanità ed è sostenuta e finanziata dal Ministero della Salute nell’ambito delle iniziative di comunicazione e prevenzione, realizzato in stretta collaborazione con SIA – Società Italiana di Alcologia, AICAT – Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali e Eurocare Italia, che lavorano al fine di favorire e supportare una cultura della prevenzione basata sui principi fondamentali della salute pubblica, per lo sviluppo di una cittadinanza consapevole e fondata sulla responsabilità individuale e sociale.

Giovedì 17 aprile, dalle ore 10.00 alle 13.00, nella hall della Palazzina H del Complesso sanitario di Rizzeddu a Sassari, gli operatori della Ssd di Alcologia incontreranno la popolazione: “L’intento è quello di fornire strumenti utili ed accessibili a tutti, affinché si impari a riconoscere i segnali che sono alla base dell’abuso patologico di alcool e fornire le indicazioni rispetto alla possibilità di accedere a dei percorsi di cura e supporto. Perché l’abuso di alcool è una patologia che deve e può essere curata; l’alcol è una sostanza tossica, con una capacità di indurre dipendenza, al pari delle sostanze illegali più conosciute; è alla base, come dimostrato dalle evidenze scientifiche, direttamente o indirettamente, del 10% di tutte le malattie, dai tumori, alle cirrosi epatiche, alle patologie cardiovascolari, all’infertilità e alla ben più nota sindrome feto alcolica. Senza dimenticarci che l’alcol rappresenta la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. In Italia l’uso di alcool è una concausa in circa il 41% degli atti violenti ed è alla base del 45% di tutti gli incidenti stradali”, spiega Gianfranca Nieddu, responsabile della Ssd Alcologia della Asl di Sassari.

All’incontro è prevista la partecipazione delle Associazioni che da anni operano nel territorio del Nord ovest della Sardegna e che collaborano con la Asl 1; nello specifico saranno presenti i volontari degli Alcolisti Anonimi sede di San Camillo e del Monte di Sassari; Al-Anon di San Camillo; L’ACAT- Camminiamo Insieme di Sassari e Alghero.

“L’atto Aziendale istitutivo della Asl n.1 ha inteso dare alla Salute mentale e alle Dipendenze un più ampio respiro rispetto al passato, cercando di estendere la presa in carico del paziente all’interezza della persona, con le sue capacità e potenzialità. All’interno dell’atto aziendale abbiamo quindi previsto la creazione di una serie di strutture moderne per la presa in carico di nuove patologie che si stanno affacciando negli ultimi anni, e che, come in questo caso, rendono fondamentale l’integrazione con i servizi dei Comuni, con il volontariato e con il terzo settore”, ha detto il Direttore generale della Asl di Sassari Flavio Sensi, parlando della Ssd Alcologia che si incardina all’interno del Dipartimento di Salute mentale e delle dipendenze della Asl di Sassari.

Alcuni numeri. Le Nazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno la più alta percentuale di bevitori e il più alto consumo di alcol nel mondo. Il consumo di alcol è un fattore di rischio prevenibile che può causare morte prematura e oltre 200 malattie tra cui sette tipi di cancro, disturbi neuropsichiatrici, malattie cardiovascolari, cirrosi epatica e diverse malattie infettive.
All’interno dei Paesi dell’OMS l’alcol provoca quasi 1 milione di morti ogni anno, contribuendo in modo significativo a lesioni involontarie e non intenzionali. Inoltre, l’alcol è responsabile di 1 decesso su quattro nella fascia di età compresa tra i 20 e i 24 anni, influenzando non solo le tendenze demografiche ma rappresentando anche una delle principali cause di anni di vita lavorativa persi e quindi di perdite di sviluppo economico e produttività.

L’impatto sulla salute mentale e le conseguenze sociali causate dall’uso di alcol sono sempre più evidenti nelle cronache quotidiane con effetti sostanziali sulle famiglie e sulla comunità a causa del deterioramento delle relazioni personali e professionali, della perdita di lavoro e di produttività, di violenze e maltrattamenti intra- ed extra-familiari.