Alghe, camion e ruspe a luglio

ALGHERO – Qualcuno potrebbe anche dire “meglio tardi che mai”. Ma, certamente, non è così che si gestisce un problema atavico e annoso come quello della posidonia spiaggiata soprattutto in una località come Alghero caratterizzata da sempre da tale questione. Senza considerare che gli ultimi anni, grazie anche all’impulso di realtà locali connesse alla tutela dell’ambiente, come il Circolo Terrestri, il tema è ritornato ad essere centrale al fine, soprattutto, di liberare dell’ammasso di alghe il litorale di San Giovanni e in particolare la porzione che si congiunge col molo di sottoflutto del Porto.

Nonostante questo, e anche diversi annunci dell’Amministrazione Comunale, si è arrivati ai primi di luglio con le ruspe e i camion ancora in azione. E tutto questo a pochi metri da eventi che dovrebbero essere il fulcro della programmazione di eventi dell’attuale governo cittadino. Così è accaduto anche questo weekend: montagne di materiale e mezzi in azione. Eppure ci sarebbero stati diversi mesi per poter attivare tali operazioni e magari non giungere a stagione turistica avviata per accendere i motori di ruspe e camion.

Senza considerare che, anche per mancanze dei privati e più in generale per un’assenza di programmazione sull’offerta turistica del territorio, che ci sono tutt’ora tratti di arenile, oltre che quasi tutta la battigia, ancora ricoperti di alghe. Una questione che, per forze di cose, dovrà trovare degli interventi risolutori in vista della prossima stagione estiva e con queste azione che devono essere sviluppate durante i tanti mesi in cui le spiagge sono vuote e non a luglio.

Nella foto i mezzi in azione durante questo ultimo weekend ad Alghero

S.I.