ALGHERO – “Oggi per il nord-ovest della Sardegna è un giorno veramente triste. Dopo quasi vent’anni, per tutto il lungo inverno, non avremo un collegamento aereo diretto con l’Europa; qualcuno ha deciso di punirci con l’isolamento forzato, come se noi un’isola già non lo fossimo”. Cosi Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris sulla situazione dell’aeroporto di Alghero.
“Tutto nel nome di un disegno, quello della privatizzazione “al buio”, con un bando evidentemente “fatto con i piedi” da questi amministratori regionali; tant’è che finora non sono arrivate offerte, e il 28 novembre scade la dodicesima proroga della gara. Dalla prima asta andata deserta ad oggi solo una marea di mancate promesse, come dimenticare il “fantomatico” progetto di destagionalizzazione mai partito, e prese per i fondelli, la “balla” del pronunciamento dell’ Unione Europea su tutte, del duo Pigliaru-Deiana, con il colpevole silenzio dei consiglieri regionali di maggioranza del sassarese, e l’iniziale posizione troppo morbida dei 2 principali sindaci della rete metropolitana Bruno e Sanna; insomma un pasticciaccio tutto interno alla “filiera” del PD”.
“Nel frattempo si è materializzata una stagione estiva con quasi il 20% in meno di arrivi nello scalo di Alghero, con evidenti ripercussioni sull’economia del territorio, e da oggi, come se non bastasse, la mortificazione totale di quel “ponte” che fino ad oggi ci aveva anche permesso di crescere culturalmente e socialmente, soprattutto nel periodo dove non ci conforta la presenza del sole. Sarebbe bello capire chi pagherà i danni di tutto ciò…va beh, la risposta è scontata: ovviamente noi”.
Nella foto Emiliano Piras
S.I.